Luciana Littizzetto ha detto che Il giorno della spensieranza “è un libro per ragazzi, ma la sua onda delicata sa trasportare anche gli adulti”. È proprio così. Per merito dello scrittore e soprattutto di Luca , un personaggio dolce, sgangherato, un enorme casino. Ma chi è Luca, creatura frammentata e magnifica? È un ragazzo, un gemello. Lui ha una disabilità uditiva, mentre la sua gemella Gaia è una pessimista cosmica (Leopardi è un dilettante in confronto), tanto che la chiamano Maiunagioia. Sua sorella gli vuole bene, ma è anche un po’ stanca di occuparsi di lui. Non è cattiva, vuole solo essere ragazza pure lei. Poi per loro si aprono inaspettate le porte dell’avventura e quelli che sembrano ostacoli insormontabili diventano opportunità. Infatti succede che i due ragazzi rimangono intrappolati in una grotta. E lì scattano altre dinamiche rispetto a quelle quotidiane. Si deve sopravvivere, si deve avere a che fare con creature bizzarre, si devono fare i conti con le risorse a disposizione, si deve fare un viaggio dentro se stessi. Relazionarsi, ricrearsi, volersi bene. Partendo da dilemmi reali Tofani spinge i suoi protagonisti a trovare un baricentro. Entrambi capiscono di non essere invisibili, di essere amati. Un libro che diverte e che insegna.
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Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati