Il 14 settembre è morto il comico canadese Norm MacDonald. Aveva 61 anni e da dieci combatteva contro un tumore di cui non aveva parlato con nessuno. Diventato famoso grazie al suo surreale Weekend update nel Saturday night live, dopo essere stato cacciato dal programma ha continuato una carriera altalenante tra cinema, ospitate nei talk show e ciò che lui amava fare più di tutto: la stand up comedy nei night club. Norm MacDonald lascia dietro di sé un’eredità complessa. Tecnicamente uno dei migliori comici del novecento, è stato anche il più grande sabotatore di se stesso e un tormento per chi non rispettava, soprattutto se donna. Tra tutti i podcast che hanno reso omaggio al comico, forse il più interessante da ascoltare è un episodio da WTF del suo collega Marc Maron, registrato nel 2011, probabilmente nel periodo in cui MacDonald scopriva di essere malato. Per più di un’ora abbandona il suo personaggio e si racconta apertamente. Parla della sua allergia al compromesso e della sua abitudine al gioco d’azzardo. Ne esce il ritratto di un essere umano autentico, che ha vissuto a pieno le contraddizioni e i limiti, pagando per i suoi errori, curioso del mondo, dannoso per alcune persone che lo hanno incontrato e, soprattutto, divertente come quasi nessun altro è stato.
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Questo articolo è uscito sul numero 1432 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati