La sera del 18 settembre 2011 a San Lorenzo, in Argentina, la trentaseienne Paula Perassi riceve una telefonata verso le sette di sera ed esce di casa. Sarà l’ultima volta che suo marito e i due figli di sei e due anni avranno sue notizie. Dopo qualche giorno i genitori, grazie alle confidenze di alcune amiche, scoprono che Paula aveva da qualche mese una relazione extraconiugale e che era incinta di sei settimane. Dopo nove anni d’indagini e un processo, nel 2020 l’imprenditore Gabriel Strumia e la moglie vengono condannati a diciassette anni di carcere per aver costretto Paula a sottoporsi a un aborto clandestino e per aver fatto sparire il suo corpo dopo l’esito mortale dell’intervento. La condanna è arrivata negli stessi mesi in cui per la prima volta il paese ha introdotto la possibilità d’interrompere una gravidanza entro le prime quattordici settimane. Prima, quindi anche ai tempi della morte di Perassi, era consentito solo in caso di stupro o di rischio per la vita della gestante. Il podcast di Flavia Campeis ricostruisce con un ritmo serrato la ricerca di Perassi, l’indagine e il processo, soffermandosi sulla responsabilità politica di un proibizionismo che alimenta solo pratiche illegali e pericolose. L’autrice sarà ospite di Mondoascolti al Festival di Internazionale a Ferrara per far sentire alcuni estratti del podcast e discuterne con il pubblico.

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Questo articolo è uscito sul numero 1530 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati