Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni ai danni di Messico e Cina come misura per contenere il traffico di fentanyl, un antidolorifico oppiaceo che secondo la Casa Bianca uccide trecentomila persone all’anno (anche se i dati ufficiali certificano meno di un terzo di questo numero, con un calo del 20 per cento circa nell’ultimo periodo). Da emergenza sociale, però, la crisi legata all’uso di questa sostanza si è trasformata in tensione diplomatica e commerciale. Il fentanyl, una sostanza cinquanta volte più potente dell’eroina, in passato era somministrato sotto stretto controllo medico e negli anni novanta diventò un farmaco comune, venduto anche sotto forma di lecca lecca. A partire dagli anni dieci del duemila è diventato la droga di strada più remunerativa perché costava poco produrlo e provocava molta dipendenza. Oggi è gestito dai cartelli della droga messicana che importano le sostanze chimiche necessarie alla sintesi dalla Cina. I nuovi dazi, secondo Trump, dovrebbero arginare il traffico. Questo documentario radiofonico della Bbc viaggia sul confine tra Messico e Stati Uniti raccogliendo le voci intorno a San Ysidro, il luogo da cui passa quasi tutto il fentanyl che entra da Tijuana e viene distribuito nel resto del paese. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati