I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la giornalista
tedesca Michaela Namuth.
La storia comincia e finisce in Albania. In mezzo c’è la vita italiana della giovane Jora, raccontata in una graphic novel dal segno espressivo disegnata da Claudia Romagnoli, in arte Croma. La protagonista arriva a Bari nel 1991 sulla nave Vlora insieme allo zio e ad altri ventimila connazionali. Ha quattordici anni e un grande desiderio: una bicicletta tutta sua. Intanto passano gli anni. Jora vive con lo zio nella periferia di Roma, va a scuola, pulisce le case degli italiani, si difende contro bulli razzisti, s’innamora e alla fine si costruisce da sola una bici in un’officina degli amici. E da qui comincia la sua strada verso la libertà. In italiano il titolo sarebbe “Vai Jora”. E Jora va verso le montagne albanesi: in bici, attraversando paesaggi e frontiere, incontrando ostilità e ospitalità, e viaggiando anche con la testa. L’obiettivo non è il ritorno a casa, ma il superamento di confini geografici e d’identità. Una delle particolarità di questo bel libro è che ogni capitolo corrisponde a un pezzo della bicicletta e il suo uso per andare avanti sulla strada e nella vita. La dinamica delle immagini non solo rivela il talento artistico di Croma, ma anche la sua capacità di osservare il mondo intorno a lei con chiarezza e, se necessario, anche con tenerezza.
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Questo articolo è uscito sul numero 1444 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati