Inquinanti atmosferici, sostanze chimiche e stili di vita poco sani (obesità, fumo, inattività e stress) stanno compromettendo la qualità dello sperma. Una clinica della fertilità di New York, la Reproductive medicine associates, ha raccolto 170mila analisi condotte negli ultimi quindici anni sul liquido seminale donato da uomini in buona salute tra i 19 e i 39 anni. Con il passare degli anni la concentrazione media di sperma è diminuita e con essa il numero medio di spermatozoi mobili, che influisce sulla fertilità maschile. I risultati, presentati al convegno dell’American society for reproductive medicine, confermano le conclusioni di altri studi. È sempre più evidente, scrive New Scientist, che gli interferenti endocrini danneggino lo sperma. Si tratta di sostanze presenti in natura o introdotte dall’attività umana che mimano l’azione di alcuni ormoni e alterano il sistema endocrino, causando problemi di salute.
Sperma di bassa qualità
I vaccini del futuro
Pfizer-Biontech, Moderna e AstraZeneca stanno mettendo a punto la prossima generazione di vaccini contro il covid-19, che prenderanno di mira le possibili varianti del virus sars-cov-2. I vaccini attuali, sviluppati contro il ceppo originario isolato a Wuhan, in Cina, si sono dimostrati efficaci anche contro le varianti comparse nei mesi successivi, in particolare la beta e la delta, e non ci sarebbe quindi la necessità di sostituirli. Tuttavia, non si può escludere la comparsa di un ceppo in grado di aggirare i vaccini. Per prepararsi a quest’eventualità le aziende stanno accelerando lo sviluppo di nuovi vaccini, migliorando la fase di progettazione, che nel caso dei farmaci a rna messaggero può essere svolta in pochi giorni, e quelle successive della sperimentazione clinica, della produzione su vasta scala e della richiesta d’autorizzazione. Il modello è rappresentato dai vaccini influenzali, che cambiano periodicamente a seconda dei ceppi in circolazione, secondo uno schema ben collaudato. Ma bisogna considerare che il covid-19 è una malattia relativamente nuova e le conoscenze sono quindi limitate. ◆
L’amicizia tra lupi e umani
I lupi, come i cani, possono avere un legame affettivo con gli esseri umani che ricorda un po’ quello dei bambini con i genitori. Lo dimostra un esperimento in cui cucciolate di alaskan husky e di lupo grigio sono state accudite da umani. Tutti i cuccioli hanno manifestato forme di attaccamento simili, cercando un contatto fisico con gli umani. Inoltre, si legge nello studio preliminare pubblicato su bioRxiv, a 23 settimane sapevano distinguere gli estranei dai conoscenti. È possibile quindi che i cani abbiano manifestato attaccamento agli umani prima della loro domesticazione.
Dinosauri in società
I dinosauri avevano comportamenti sociali già nel periodo giurassico, quando cominciarono a diffondersi sul pianeta. In Patagonia, nel sud dell’Argentina, sono stati trovati i resti fossili di più di cento uova e ottanta individui della specie Mussaurus patagonicus (nel disegno), un erbivoro di grandi dimensioni. Secondo Scientific Reports, è possibile dedurre che gli animali nidificassero in colonie e si dividessero in gruppi per età. L’organizzazione in branco potrebbe aver contribuito al loro successo.
Estrarre acqua dall’aria
Circa 2,2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile. Secondo uno studio pubblicato su Nature, sarebbe possibile dissetarne un miliardo grazie a dispositivi che permettono di estrarre l’acqua dall’aria, tenendo conto di parametri come la radiazione solare e l’umidità dell’aria. La tecnologia, già disponibile, potrebbe fornire cinque litri di acqua al giorno a persona, soprattutto in Africa subsahariana e Asia meridionale, dove le condizioni sono più favorevoli.
Genetica Analizzando il dna di cinque specie di fragole selvatiche (nella foto, la _Fragaria vesca), è stata individuata una nuova specie, la _Fragaria emeiensis, proveniente dal sudovest della Cina. L’origine delle fragole non è del tutto chiara, ma probabilmente si sono sviluppate in Asia orientale poco meno di otto milioni di anni fa. Secondo Pnas, lo studio potrebbe essere utile a capire le basi genetiche di caratteristiche della pianta importanti per la sua coltivazione.
Astronomia Il segnale blc1, captato in una regione dello spazio vicina alla stella Proxima Centauri, è stato probabilmente causato da una radiointerferenza, scrive Nature Astronomy. Il segnale, individuato nell’ambito di un progetto per la ricerca di vita extraterrestre, sarebbe il risultato d’interferenze legate all’attività umana.
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