“Gruppi di operatori sanitari e volontari di organizzazioni umanitarie stanno vaccinando migliaia di marinai in più di duecento porti in tutto il mondo, assicurando protezione dal covid-19 a una categoria di lavoratori finora largamente trascurata dalle autorità”, scrive il Wall Street Journal. Dopo l’esplosione della pandemia e delle conseguenti restrizioni decise dai governi, molti marinai sono stati costretti a restare sulla nave a lungo, senza poter vedere le loro famiglie e gli amici. Oggi stanno finalmente ricevendo il vaccino. “Non ci sono cifre ufficiali sui marinai vaccinati negli ultimi mesi”, continua il quotidiano statunitense. “Solo ora migliaia di dosi sono state messe a disposizione della categoria. Ad agosto, per esempio, il porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, ha annunciato la fornitura di diecimila vaccini per gli equipaggi di tutte le imbarcazioni impegnate in mare”. Secondo l’International chamber of shipping, la principale organizzazione marittima mondiale, più della metà degli 1,7 milioni di marinai proviene da paesi in via di sviluppo ed emergenti, come le Filippine, l’Indonesia e l’India, dove le campagne di vaccinazione della popolazione sono molto indietro. Una situazione non più sostenibile, visto che i lavoratori del mare assicurano il funzionamento di buona parte del commercio mondiale: un focolaio di covid-19 a bordo di una o più imbarcazioni è in grado di rallentare la catena globale delle forniture. ◆
Più vaccini per i marinai
La privacy riduce la pubblicità
“Nella seconda metà del 2021 la decisione della Apple di rivedere le regole per la tutela dei dati personali dell’iPhone dovrebbe causare perdite per circa 9,85 miliardi di dollari alle entrate pubblicitarie di Snap, Facebook, Twitter e YouTube”, scrive il Financial Times. Nell’aprile 2021 la Apple ha introdotto nuove regole che costringono le app a chiedere agli utenti il permesso di tracciarne il comportamento per inviare messaggi pubblicitari personalizzati. Da allora la maggior parte degli utenti ha scelto di non autorizzare il tracciamento, e i pubblicitari hanno tagliato i loro investimenti su Snap, Facebook, Twitter e YouTube convogliandoli altrove.
Riparte il turismo
Il 2 novembre la Thailandia ha autorizzato l’ingresso sul suo territorio ai turisti vaccinati provenienti da più di sessanta paesi considerati a basso rischio, scrive la Bbc. In seguito alla decisione Bangkok prevede che nel 2022 il numero di visitatori stranieri arriverà a circa quindici milioni, assicurando entrate per più di trenta miliardi di dollari.
La nuova mecca dei videogiochi
Negli ultimi dieci anni Istanbul è diventata la capitale mondiale dell’industria del casual game, un tipo di videogiochi molto semplici di solito sviluppati per gli smartphone. Secondo alcune stime, più della metà degli utenti globali di videogiochi usa i casual game, che danno vita a un mercato mondiale del valore di circa otto miliardi di dollari. Nel marzo 2021 sei dei dieci principali giochi per smartphone dell’App store della Apple erano stati prodotti da aziende con sede nella metropoli turca. Ma questo boom straordinario ha un lato oscuro, spiega Rest of the World. Gli esperti del settore raccontano di laboratori che assumono personale imponendo contratti predatori. Gli sviluppatori sono costretti a consegnare più giochi in una settimana senza ricevere alcun anticipo. E se uno di loro non ce la fa, fuori sono in tanti pronti a prendere il suo posto.
Soldi sottratti allo stato
Negli ultimi anni alcune tra le maggiori aziende tedesche, tra cui Bayer, Henkel, Daimler, Evonik e ThyssenKrupp, hanno evitato di versare allo stato somme comprese tra gli otto e i dieci miliardi di euro, evitando di pagare il contributo dovuto nella bolletta dell’energia elettrica per il finanziamento delle fonti rinnovabili. Secondo un’inchiesta di Der Spiegel, avrebbero sfruttato l’esenzione prevista dalla legge per i produttori di energia, comprando quote di centrali elettriche. Saranno i giudici a stabilire se il comportamento di queste aziende sia un reato o solo un trucco perfettamente legale, osserva il settimanale. “Ma dal punto di vista morale siamo senza dubbio davanti a uno scandalo”, che danneggia non solo le casse dello stato ma le famiglie, i lavoratori e le aziende che pagano regolarmente il contributo nelle bollette, certamente più care del dovuto, e che con i loro soldi hanno di fatto finanziato anche le agevolazioni con cui i grandi gruppi si sono assicurati grossi risparmi. ◆
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