Catturare e rendere liquida l’anidride carbonica (CO2) prodotta dai cementifici o dagli impianti siderurgici, caricarla sulle navi cisterna e poi depositarla e sigillarla sui fondali marini davanti alle coste della Norvegia. È l’obiettivo della Northern Lights, un’azienda norvegese nata nel 2021 dall’alleanza tra i gruppi energetici Equinor, Shell e TotalEnergies. Nel 2024, scrive Die Tageszeitung, entrerà in funzione un primo deposito a Ljøsøyna, nell’ovest del paese scandinavo. “Per cinquant’anni”, osserva il quotidiano tedesco, “la Norvegia ha sfruttato il petrolio e il gas naturale del suo sottosuolo, di fatto alimentando il riscaldamento climatico. Ora, invece, vuole sfruttare un altro tipo di risorsa naturale del suo territorio: i fondali marini dove immagazzinare l’anidride carbonica, cioè il prodotto di scarto delle fonti d’energia fossili”. La Northern Lights è l’elemento più importante di Longship, un progetto con cui la Norvegia vuole diventare una pioniera della neutralità climatica. In alcuni settori, come quello del cemento e della siderurgia, per ora è impossibile rinunciare del tutto alle energie fossili. Le loro emissioni devono essere gestite in qualche modo, e “l’unica via praticabile a noi sembra lo stoccaggio dell’anidride carbonica”, ha dichiarato Amund Vik, viceministro norvegese per il petrolio e l’energia. Secondo l’Equinor, nei fondali norvegesi c’è posto per circa ottanta miliardi di tonnellate di CO2, pari a cento volte le emissioni registrate dalla Germania nel 2021. ◆
Affari con la CO2
Una richiesta d’aiuto
Lo Sri Lanka ha chiesto di ristrutturare i suoi debiti con la Cina nel tentativo di risolvere la crisi finanziaria scoppiata nel paese. Il presidente Gotabaya Rajapaksa, scrive la Bbc, ha presentato una richiesta il 9 gennaio, in occasione di un vertice con il ministro degli esteri cinese Wang Yi (a destra nella foto con Rajapaksa). Negli ultimi dieci anni la Cina ha prestato allo Sri Lanka più di cinque miliardi di dollari per finanziare diversi progetti, tra cui la costruzione di strade, porti e di un aeroporto, molti dei quali inseriti tra le opere della nuova via della seta cinese. Secondo alcuni esperti, tuttavia, questi soldi sono stati usati per progetti inutili che non garantiscono benefici economici. Quest’anno lo Sri Lanka deve rimborsare debiti per circa 4,5 miliardi di dollari. In particolare, il 18 gennaio scadrà un’obbligazione internazionale da 500 milioni di dollari. Nel settembre 2021 la forte svalutazione monetaria ha provocato il rincaro dei prodotti alimentari, spingendo il governo a introdurre controlli sui prezzi dei beni essenziali. ◆
Conflitto d’interessi
Il 10 gennaio Richard Clarida, vicepresidente della Federal reserve (Fed, la banca centrale degli Stati Uniti), ha annunciato le dimissioni. La decisione arriva tre settimane prima della scadenza naturale del suo mandato, scrive il Financial Times. Le dimissioni sono legate allo scandalo suscitato da un’operazione finanziaria considerata “eticamente inappropriata”. Tra il 24 e il 27 febbraio 2020 Clarida aveva venduto alcune azioni in suo possesso per poi ricomprarle subito. “In quei tre giorni”, conclude il quotidiano, “il valore dei titoli era crollato in seguito alla divulgazione di notizie legate alla pandemia di covid-19 e a possibili interventi della Fed”.
Transazioni da record
Nel 2021 sono state realizzate transazioni con criptovalute per un valore di 15.800 miliardi di dollari, il 567 per cento in più rispetto al 2020. Secondo la società di ricerche Chainalysis, scrive il Wall Street Journal, lo 0,15 per cento del totale, cioè circa 14 miliardi (il 79 per cento in più rispetto all’anno prima), riguarda attività illegali.
Danni enormi
Nel 2021 tempeste, inondazioni, incendi e terremoti hanno colpito in tutto il mondo milioni di persone, provocando circa diecimila morti. A questo terribile bilancio compilato dall’azienda di riassicurazione Munich Re (che assicura le compagnie assicurative), scrive la Neue Zürcher Zeitung, bisogna aggiungere i danni materiali, valutati in 280 miliardi di dollari. Questa cifra fa del 2021 il secondo anno con più danni di sempre, insieme al 2011 e al 2005. Il peggiore in assoluto resta il 2017. Se si considerano le conseguenze negative sull’economia in generale, aggiunge il quotidiano svizzero, il 2021 è il quarto peggiore della storia. Da questo punto di vista il primato spetta al 2011, con 355 miliardi di dollari.
Articolo precedente
Articolo successivo
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati