“Ordo iuris è un’organizzazione ambigua ed estremista, che si batte contro i diritti delle donne e delle persone lgbt+. Si presenta come patriottica, ma i suoi fondatori partecipano a progetti sostenuti dal Cremlino”. Così Newsweek Polska descrive l’organizzazione che ha ispirato diverse iniziative del governo polacco. Composta da un gruppo di avvocati che cercano d’imporre un’interpretazione rigorosamente cattolica della costituzione e delle leggi, la fondazione è attiva dal 2013 e da quando è al governo il partito Diritto e giustizia (Pis), nel 2015, ha acquistato grande influenza, anche sull’attività legislativa. L’idea che ha portato al divieto di abortire anche in caso di gravi difetti del feto è arrivata proprio da Ordo iuris, come la proposta di un sostegno legale per i genitori di persone transgender che non accettano la transizione dei propri figli. Come spiega il settimanale, l’organizzazione è sostenuta da ricchi uomini d’affari ed è legata a gruppi di estrema destra, ma sulle sue fonti di finanziamento si sa ancora poco. ◆
Eminenze grigie
Boris Johnson alle corde
Lo scandalo delle feste organizzate dal governo durante il lockdown continua a essere al centro della politica britannica. Dopo la pubblicazione dei risultati parziali del rapporto di Sue Gray, che confermano le violazioni commesse a Downing street, in parlamento il premier conservatore Boris Johnson si è trovato sotto il fuoco incrociato dell’opposizione e di parte del suo partito. “Stavolta il leader laburista Keir Starmer non ha usato l’ironia”, scrive l’Observer, “ma ha attaccato duramente Johnson, accusandolo di aver disonorato se stesso, il paese e i suoi colleghi”. Parole di fronte alle quali il premier è sembrato “stordito e quasi distaccato dalla realtà”.
Breivik resta in carcere
Un tribunale norvegese ha respinto la richiesta di libertà condizionale presentata da Anders Breivik ( nella foto ), giudicandolo ancora troppo pericoloso. Breivik, condannato a 21 anni di prigione per aver ucciso 77 persone a Oslo e sull’isola di Utøya nel 2011, aveva dichiarato di aver rinunciato alla violenza ma non alle sue idee neonaziste.
La tassonomia non cambia
Il 2 febbraio la Commissione europea ha presentato la sua proposta di tassonomia per gli investimenti sostenibili, che dovrebbe certificare la conformità delle attività economiche agli obiettivi europei in materia di clima e ambiente. Nonostante le forti polemiche suscitate a gennaio dalla decisione di includere le centrali nucleari e a gas nella bozza del documento e le divisioni all’interno della stessa Commissione, Bruxelles ha confermato la scelta per non rimettere in discussione il compromesso raggiunto con la Francia e gli altri paesi che hanno puntato sulle due fonti, calcolando che gli stati contrari non riusciranno a bloccare la proposta al Consiglio europeo, spiega Politico. La tassonomia però dovrà essere approvata anche dal parlamento di Strasburgo, dove i verdi cercheranno di sfruttare il malcontento tra gli eurodeputati per mettere insieme i voti necessari a bocciarla .
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