“Gustavo Petro, ex combattente del gruppo guerrigliero M-19 e sindaco di Bogotá, ha vinto il 13 marzo le primarie della coalizione di sinistra Patto storico con più di quattro milioni di voti”, scrive El Tiempo. Petro, 61 anni, sarà quindi il candidato della sinistra alle elezioni presidenziali che si terranno in Colombia il prossimo 29 maggio e il favorito per vincerle. I suoi avversari saranno l’ex sindaco di Medellín Federico Gutiérrez, di destra, e il candidato centrista Sergio Fajardo. La coalizione Patto storico è diventata anche la forza più numerosa in parlamento. Un altro successo per la sinistra è stato il secondo posto, subito dopo Petro, ottenuto da Francia Márquez, attivista, femminista e afrodiscendente. ◆
Danni collaterali
Dal 17 febbraio Brittney Griner ( nella foto ), una delle più forti giocatrici di basket statunitensi, è detenuta in Russia con l’accusa di aver cercato di entrare nel paese con dell’olio di hashish contenuto nelle cartucce di un vaporizzatore. Rischia fino a dieci anni di carcere. Le autorità russe hanno pubblicato una sua foto segnaletica e molti negli Stati Uniti temono che il suo caso possa essere usato da Mosca per fare pressione su Washington in futuri negoziati sulla crisi ucraina. Time spiega che Griner era in Russia per soldi: nel campionato femminile statunitense gli stipendi sono bassi, quindi molte atlete approfittano della pausa tra una stagione e l’altra per andare a giocare all’estero, soprattutto in Russia. Intanto negli Stati Uniti, come in Europa, cresce l’ostilità nei confronti della Russia, e vengono presi di mira alcuni russi in vista. Secondo il Washington Post, c’è il rischio di derive inquietanti. È giusto, afferma il giornale, che persone che hanno apertamente sostenuto Putin siano colpite nel quadro delle sanzioni contro Mosca. È il caso della soprano Anna Netrebko, che non si esibirà più alla Metropolitan Opera di New York. Ma altri, come il pianista Aleksandr Malofeev, sono stati danneggiati solo in quanto russi. “Dovrebbe essere una delle cose che ci distinguono da Mosca: non dovremmo tenere sotto controllo le persone come fa Putin”.
Le prime mosse di Gabriel Boric
“ L’11 marzo Gabriel Boric, 36 anni, si è insediato alla presidenza del Cile con un ambizioso programma di cambiamento, che comprende la riforma della sanità e del sistema previdenziale e fiscale, e in parte risponde alle domande nate durante le proteste sociali del 2019 contro le disuguaglianze”, scrive Bbc mundo. Il 14 marzo, nella prima conferenza stampa con i giornalisti internazionali, il presidente ha parlato della pressione migratoria nel nord del Cile, causata soprattutto dalla grave situazione economica e sociale che negli ultimi anni ha spinto milioni di venezuelani a partire. “Una crisi così grande non può ricadere solo su un paese o un piccolo gruppo di paesi. Dobbiamo pensare a un sistema di solidarietà latinoamericana: Brasile, Uruguay, Paraguay e Bolivia devono assumere un ruolo nella questione”, ha detto Boric. Poi ha aggiunto che gli organismi multilaterali sudamericani non devono agire sulla base di affinità ideologiche. Come scrive il giornalista Patricio Fernández su Infobae, “la voglia di Boric di cambiare in meglio il paese si scontrerà ogni giorno con ostacoli diversi. Non è un leader provvidenziale, non si sente un faro nella notte. Ma incarna con umiltà lo spirito dei tempi”.
Sfiducia per Castillo
“ Il 15 marzo il presidente Pedro Castillo, del partito di sinistra Perù Libre, è intervenuto per più di un’ora in parlamento per difendersi dalle accuse di corruzione che riguardano la sua amministrazione”, scrive la Folha de S.Paulo. Il giorno prima il congresso aveva accettato di discutere una mozione per destituire Castillo presentata da un gruppo di parlamentari di destra. Il leader peruviano, che da quando è stato eletto lo scorso giugno ha già fatto quattro rimpasti di governo, ha ammesso che il paese attraversa una crisi istituzionale e che servono delle riforme strutturali per superare le attuali difficoltà. La mozione di sfiducia sarà discussa il prossimo 28 marzo e, per passare, dovrà essere votata da 87 parlamentari su 130.
Guatemala Il 10 marzo il presidente Alejandro Giammattei ha annunciato che metterà il veto alla legge approvata dal parlamento pochi giorni prima. La norma proibisce il matrimonio gay e stabilisce pene fino a dieci anni di carcere per le donne che provano ad abortire.
Stati Uniti Non saranno incriminati i due poliziotti che nel 2021 hanno sparato ad Adam Toledo e ad Anthony Alvarez, uccidendoli. Toledo aveva 13 anni. Secondo un video pubblicato dopo la sua morte, nel momento in cui è stato colpito dai proiettili aveva le mani in alto.
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