Quando ha annunciato che a maggio sarebbe finalmente andata in visita nello Xinjiang, l’alta commissaria dell’Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha però taciuto sul ritardo del suo ufficio nel pubblicare l’esito dell’indagine sulle presunte violazioni dei diritti umani nella regione autonoma cinese, annunciata nel 2018. A settembre del 2021 Bachelet aveva detto che il rapporto stava per uscire. Il ritardo è sospetto, e le ong chiedono spiegazioni, scrive The Interpreter. Forse Pechino minaccia di annullare la visita di maggio se il documento sarà reso noto?
Ritardo sospetto
L’addio di Carrie Lam
La governatrice di Hong Kong, Carrie Lam ( nella foto ), non si ricandiderà alla guida della città. L’ha annunciato il 4 aprile, spiegando la scelta con motivi familiari. Il giorno dopo il suo vice, John Lee Ka-chiu, si è dimesso per partecipare alle elezioni dell’8 maggio. Secondo il South China Morning Post, l’ufficio di collegamento della città con Pechino ha informato la commissione elettorale che Lee sarà l’unico candidato sostenuto dal governo centrale.
Votare a sedici anni
“A 16 anni gli australiani possono guidare, lavorare e arruolarsi, allora perché non possono votare?”, scrivono su The Conversation tre docenti di legge, studi sociali e salute degli adolescenti . “I giovani crescono all’ombra della crisi climatica e di conflitti globali, con i prezzi delle case in aumento e un’economia precaria. Ma la spesa e le politiche governative da decenni sono rivolte agli anziani. È ora di abbassare l’età del voto”.
Shanghai come Wuhan
Shanghai è come Wuhan due anni fa, scrive Caixin. La città di 25 milioni di abitanti è l’epicentro della peggior ondata di covid-19 nel paese e il lockdown che doveva durare dieci giorni è stato prolungato. Gli abitanti costretti in casa lamentano la mancanza di viveri, i pazienti nelle strutture per la quarantena non riescono a parlare con i medici e chi ha altre patologie non è ricoverato. La morte per un attacco d’asma di un’infermiera a cui è stato impedito l’accesso all’ospedale dove lavorava ha scatenato la rabbia sui social network, mettendo alla prova l’“azzeramento dinamico”. La strategia prevede che ogni focolaio sia messo sotto controllo il più velocemente possibile isolando gli infetti e i loro familiari. Per due anni questo metodo ha permesso di mantenere i contagi vicini allo zero, ma Shanghai sta combattendo una battaglia diversa da quella di Wuhan. La nuova sottovariante omicron Ba.2 è molto più contagiosa e le vecchie armi, continua Caixin, non sono più efficaci. ◆
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