L’11 aprile il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente statunitense Joe Biden hanno avuto un incontro in videoconferenza mentre a Washington si teneva il vertice tra i ministri degli esteri e della difesa dei due paesi. Il tema dominante del colloquio è stata la guerra in Ucraina, scrive The Hindu. La posizione ambigua di New Delhi rispetto alla Russia, da cui dipende per le forniture militari, preoccupa i suoi alleati. Biden ha raccomandato a Modi di non aumentare la dipendenza indiana da gas e petrolio russi, perché facendolo compromette gli sforzi internazionali per fare pressioni su Mosca.
Modi e Biden a colloquio
Fallimento inevitabile
Il ministero delle finanze srilanchese ha annunciato che sospenderà il pagamento del debito pubblico dichiarando il paese insolvente. La crisi economica in corso nel paese è la peggiore in settant’anni e la guerra in Ucraina rende impossibile pagare i creditori. La prossima settimana, scrive The Island, cominceranno i colloqui con il Fondo monetario internazionale.
La demolizione di un simbolo
Il 12 aprile è cominciata la demolizione della Nakagin capsule tower, uno degli edifici più noti di Tokyo, scrive il Japan Times. Opera simbolo dell’architettura del movimento metabolista nato alla fine degli anni cinquanta in Giappone, che aveva tra i suoi esponenti Kenzō Tange e Kishō Kurokawa, la Nakagin era stata completata nel 1972. Composta da blocchi cubici con finestre a oblò che ora saranno smantellati, aveva bisogno di manutenzione e l’80 per cento dei proprietari voleva demolirla. Un gruppo nato per preservare la costruzione aveva trovato un potenziale compratore, ma la pandemia ha fatto saltare i piani.
Troppi neolaureati
Nel 2022 in Cina si laureeranno 10,7 milioni di studenti, il numero più alto nella storia del paese, 1,67 milioni in più dell’anno scorso, scrive Caixin. Questi neolaureati si affacciano sul mercato del lavoro nel momento peggiore degli ultimi anni a causa della crescita incerta dovuta alla pandemia, ai rischi legati a fattori geopolitici e alla ristrutturazione industriale in atto nel paese. Inoltre la stretta delle autorità su settori come la tecnologia informatica, l’immobiliare e l’istruzione privata ha spinto i datori di lavoro a tagliare i costi e limitare le assunzioni. Allo stesso tempo lo squilibrio tra le richieste del mercato del lavoro e le competenze dei neolaureati è sempre più evidente. Uno dei problemi è che il sistema dell’istruzione non ha seguito la trasformazione industriale del paese e offre una preparazione troppo poco specifica rispetto a quello che le aziende chiedono. A rendere la competizione ancora più dura c’è il rientro in Cina di molti studenti per la pandemia e le incertezze geopolitiche. ◆
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