Il 24 maggio Salvador Ramos, un liceale di 18 anni di Uvalde, una cittadina di 15mila abitanti in Texas, ha aperto il fuoco nella scuola elementare Robb, uccidendo 19 bambini e due insegnanti. “È la più grave strage in una scuola dal 2012, quando Adam Lanza uccise venti bambini e sei adulti nella scuola elementare di Sandy Hook, in Connecticut”, scrive il New York Times, “e arriva pochi giorni dopo quella in un supermercato di Buffalo, in cui sono morte dieci persone”. Secondo le prime ricostruzioni, la mattina del 24 maggio Ramos avrebbe sparato a sua nonna e poi sarebbe andato in macchina alla scuola con una pistola e un fucile semiautomatico e indossando un giubbotto antiproiettile. Una volta nell’edificio ha sparato contro chiunque si trovasse davanti. È stato poi ucciso da un poliziotto. Durante un discorso alla nazione, il presidente Joe Biden ha detto: “L’idea che un diciottenne possa entrare in un negozio e comprare un fucile è sbagliata”. Poi ha chiesto al congresso di adottare provvedimenti per ridurre la diffusione delle armi e opporsi alla lobby del settore. “I democratici non hanno i voti necessari per approvare nuove leggi, e sembra molto improbabile che i repubblicani accettino di collaborare”, scrive lo Houston Chronicle. Il Texas è uno degli stati con le leggi sulle armi più permissive degli Stati Uniti. Nel 2021 Greg Abbott, il governatore repubblicano, ha firmato una legge che ha eliminato l’obbligo per i texani di ottenere una licenza di porto d’armi, consentendo praticamente a chiunque abbia più di 21 anni di portare sempre un’arma con sé. Negli ultimi anni nello stato ci sono state molte sparatorie: nel 2019 sono state uccise 7 persone a Odessa e 23 a El Paso. Due anni prima un uomo aveva aperto il fuoco in una chiesa a Sutherland Springs, uccidendo 26 persone e ferendone 22. ◆
Ancora respingimenti
Un giudice federale della Louisiana ha bloccato il tentativo dell’amministrazione Biden di cancellare una politica che consente di espellere i migranti senza documenti prima che possano presentare richiesta d’asilo. Il provvedimento, chiamato, Title 42, era stato introdotto dall’amministrazione Trump per impedire gli ingressi durante la pandemia di covid-19. Ha permesso di espellere più di 1,7 milioni di persone. “Biden sta cercando di revocare la misura, ma gli stati controllati dai repubblicani si oppongono”, scrive Npr.
Processo a due artisti
“Alcun i attivisti per i diritti umani hanno reso noto sui social network che l’artista cubano Luis Manuel Otero, leader del movimento San Isidro, e il rapper Maykel Osorbo, tra gli autori della canzone di denuncia Patria y vida , saranno processati in un tribunale dell’Avana il 30 e 31 maggio e rischiano tra i sette e i dieci anni di carcere”, scrive la Reuters. Otero era stato arrestato l’11 luglio 2021 quando stava uscendo da casa per partecipare alle manifestazioni antigovernative che si sono svolte in varie città del paese. È accusato, tra l’altro, d’incitazione a delinquere e oltraggio aggravato.
L’occasione di Petro
Il 22 maggio Gustavo Petro, leader della sinistra e candidato favorito alle elezioni presidenziali del 29 maggio, ha chiuso la sua campagna elettorale a Barranquilla, nel nord del paese, davanti a quarantamila persone. “Petro è più vicino che mai ad arrivare alla presidenza della Colombia”, scrive la giornalista colombiana Catalina Lobo-Guerrero sul sito Ojo Público. “Potrebbe essere il finale felice del suo impegno politico, pieno di ostacoli, e il risultato di un graduale processo di trasformazione: da ex guerrigliero del gruppo M-19 a leader di un movimento, il Pacto histórico, che oggi ha milioni di sostenitori. Il momento sembra favorevole per una vittoria di Petro e in sintonia con quello che succede in altri paesi latinoamericani”.
Argentina Il 19 maggio il tribunale di Resistencia, nella provincia settentrionale del Chaco, ha formalmente riconosciuto la responsabilità dello stato nel cosiddetto massacro di Napalpí, avvenuto il 19 luglio 1924, quando più di quattrocento indigeni qom e moqoit furono uccisi da poliziotti e coloni.
Stati Uniti Una nuova inchiesta ha rivelato che per anni i leader della Southern baptist convention (Sbc), la più importante organizzazione protestante degli Stati Uniti, hanno insabbiato gli abusi commessi da ministri del culto contro centinaia di fedeli.
Articolo precedente
Articolo successivo
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati