Spermatozoi in gruppo

Come i ciclisti in strada, anche gli spermatozoi avanzano in gruppo per ottimizzare la corsa controcorrente verso l’ovocita, una strategia che permette ad alcuni di raggiungere il traguardo, scrive Frontiers in Cell and Developmental Biology. L’hanno scoperto alcuni ricercatori iniettando cento milioni di spermatozoi di toro in un tubo con un fluido che simula il muco dell’apparato riproduttivo femminile. Gli spermatozoi tendevano a unirsi in gruppi di due o quattro, avanzando in modo più ordinato e lineare rispetto a quelli solitari. In questo modo, quando il flusso era più forte, evitavano di essere trascinati via. L’avanzamento collettivo permetterebbe quindi di contrastare la resistenza del muco nella vagina e nella cervice, ma anche nell’utero, dove le contrazioni spingono i liquidi in varie direzioni. Nelle tube di Falloppio è possibile che gli spermatozoi si separino e facciano a gara per fecondare l’ovocita.

Il pianeta delle formiche

Sulla Terra vivono almeno venti milioni di miliardi di formiche (il numero venti seguito da quindici zeri). La biomassa delle formiche supera quella dei mammiferi e degli uccelli selvatici messi insieme, e corrisponde a circa il 20 per cento di quella umana. Queste stime aiutano a capire il ruolo delle formiche negli ecosistemi terrestri. Svolgono infatti funzioni importanti, per esempio nella distribuzione dei semi. I ricercatori hanno usato i dati raccolti in quasi cinquecento studi, condotti in vari habitat in tutti i continenti. I dati delle singole aree sono stati poi estrapolati per produrre una stima globale. Le formiche sono ubiquiste, cioè diffuse in tutto il mondo, anche se sono più abbondanti ai tropici. La variazione della densità di una popolazione di formiche può essere usata come indicatore dello stato di salute di un’area naturale. I ricercatori sottolineano però che mentre le formiche che vivono in superficie sono ben rappresentate negli studi, non ci sono molti dati su quelle che vivono nel sottosuolo e sugli alberi. Mancano i dati anche su vaste regioni dell’Africa e dell’Asia settentrionale. ◆

Abbracci rinfrescanti

Nelle giornate afose il sifaka di Verreaux (Propithecus verreauxi), un lemure del Madagascar, si stringe agli alberi per rinfrescarsi. Monitorando per due mesi una riserva naturale, un gruppo di ricercatori ha osservato 64 abbracci di tronchi di alberi compiuti da esemplari diversi. Gli abbracci, scrive l’International Journal of Primatology, duravano da un minuto a quattro ore e si verificavano solo quando le temperature erano superiori a trenta gradi. Probabilmente il contatto con i tronchi, più freschi dell’aria circostante, permette agli animali di perdere calore per conduzione.

Vaccini per quasi tutti

Italia. Persone che hanno ricevuto la quarta dose, la terza dose, la seconda dose o dose unica, la prima dose e nessuna dose, milioni (Ministero della salute)

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e quella italiana Aifa hanno approvato due vaccini aggiornati contro le sottovarianti omicron Ba.1 e Ba.4/5. Le versioni precedenti rimangono in uso per chi non è ancora vaccinato. I nuovi vaccini saranno usati in via prioritaria per i richiami delle persone più a rischio, cioè gli over 60 e chi ha patologie, ma potranno essere richiesti come seconda dose di richiamo da chiunque abbia più di dodici anni e abbia ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni. Oggi la variante dominante in Italia è la Ba.5.

Più malaria senza rane

Il crollo della popolazione di anfibi in America centrale avrebbe facilitato la diffusione della malaria. Secondo alcuni ricercatori, il fenomeno è legato all’arrivo a partire dagli anni ottanta del fungo patogeno Batrachochytrium dendrobatidis in Costa Rica e Panamá, scrive Environmental Research Letters. Il fungo ha ridotto la popolazione delle rane, che si nutrono delle larve e degli adulti di zanzara, l’insetto che trasmette la malattia.

Shu Chai, Cédric Aria and Hong Hua

Paleontologia Un fossile trovato nel sud della Cina, risalente a 540 milioni di anni fa, aiuta a ricostruire l’origine delle piante. Il fossile dell’alga Protocodium sinense (nell’immagine)conserva la struttura tridimensionale e i dettagli dell’organismo, molto simile a quello delle alghe moderne Codium, diffuse in molti mari. Sono visibili strutture complesse che si sono conservate nel corso dell’evoluzione, scrive Bmc Biology.

Astronomia Una nuova analisi ha rilevato la presenza di acqua sull’asteroide Ryugu. I campioni sono stati prelevati dalla sonda Hayabusa 2. L’asteroide, scrive Science, contiene anche materiale che si è formato ad alte temperature, vicino al Sole. Il materiale è poi migrato verso la parte esterna del sistema solare, dove si è formato Ryugu, o l’oggetto da cui è derivato. Lo studio potrebbe essere utile per capire le origini della vita.

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1480 - 30 settembre 2022
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