Nei prossimi trent’anni il cancro costerà al mondo circa 25mila miliardi di dollari. I tumori alle vie respiratorie, al colon, al seno, al fegato e le leucemie peseranno per 12mila miliardi tra costi diretti e indiretti (la riduzione della capacità produttiva legata all’abbandono del lavoro). I dati relativi a 29 tipi di cancro in 204 paesi evidenziano inoltre notevoli differenze geografiche. Tre decessi su quattro avvengono nei paesi a basso e medio reddito, mentre metà del costo economico globale è sostenuto da quelli ad alto reddito, in particolare Cina e Stati Uniti. I tumori all’utero e al seno hanno un impatto economico maggiore in Africa subsahariana e quelli al polmone in Cina. I dati dovrebbero aiutare a stabilire le priorità per la ricerca e la prevenzione, scrive Jama Oncology: “Affrontare il cancro è costoso, ma non affrontarlo costa di più”.
Il costo del cancro
Ovociti d’origine maschile
Alcuni ricercatori hanno ottenuto delle cellule uovo a partire da cellule maschili. Quando gli ovociti sono stati fecondati dagli spermatozoi, si sono sviluppati gli embrioni. La ricerca è stata condotta sui topi, con un tasso di successo molto basso. Su più di seicento embrioni impiantati, solo sette sono poi diventati animali, che appaiono sani. Lo studio è stato presentato a una conferenza internazionale sull’editing genomico umano che si è svolta a Londra l’8 marzo. I ricercatori hanno manipolato cellule maschili, che hanno un unico cromosoma X, in modo da ottenere cellule con due copie del cromosoma. Usando metodi già noti hanno poi ottenuto gli ovociti. L’obiettivo principale della ricerca era valutare la possibilità di un trattamento contro l’infertilità, per esempio per le donne con la sindrome di Turner, che a differenza delle altre hanno un solo cromosoma X. È ancora presto per applicare la tecnica agli esseri umani, sia perché il tasso di successo è molto basso sia perché non è ancora chiaro se sia sicura. Inoltre, avvertono gli esperti, sarà anche necessario un ampio dibattito nella società, anche per quanto riguarda gli aspetti etici. ◆
Immunità amazzonica
La selezione naturale spiegherebbe perché la malattia di Chagas, una patologia infettiva, sia endemica in gran parte dell’America Latina ma non in Amazzonia. Confrontando i genomi delle persone di venti comunità amazzoniche con quelli provenienti da gruppi etnici imparentati del Messico, dell’America centrale e dell’Asia orientale, i ricercatori hanno individuato tre geni resistenti al parassita Trypanosoma cruzi, che causa la malattia. Due di questi, ppp3ca e dync1i1, sono associati alla risposta immunitaria. Probabilmente queste varianti genetiche si sono sviluppate per proteggere le popolazioni amazzoniche, scrive Science Advances.
Produzione non intenzionale
Alcune scimmie producono schegge di pietra in modo non intenzionale quando schiacciano le noci. Il comportamento è stato osservato tra i macachi della Thailandia. Le schegge (nella foto) sono simili a quelle attribuite ad alcuni ominidi e risalenti anche a 3,3 milioni di anni fa. Secondo lo studio, pubblicato su Science Advances, la scoperta mette quindi in discussione la teoria che le schegge di pietra preistoriche siano da attribuire a un’azione antropica intenzionale.
Disturbi intestinali
Il covid-19 è associato a un rischio maggiore di soffrire di problemi gastrointestinali nel lungo periodo, in particolare dispepsia, reflusso gastroesofageo, ulcera e pancreatite. Il rischio, scrive Nature Communications, è più alto nei pazienti ricoverati in ospedale, ma c’è anche per chi ha sintomi lievi. Bisognerebbe quindi monitorare la salute gastrointestinale delle persone che hanno avuto la malattia.
Biologia Il pesce Kryptopterus vitreolus (nella foto), che ha dimensioni ridotte ed è quasi del tutto trasparente, è spesso presente negli acquari per i suoi colori iridescenti. Secondo uno studio pubblicato su Pnas, i colori dipendono dall’effetto di diffrazione della luce causato dalle fibre muscolari. Lo stesso meccanismo potrebbe essere presente in altri pesci trasparenti. Non è chiaro se i colori abbiano una funzione particolare.
Fisica Alcuni ricercatori avrebbero messo a punto un materiale superconduttore in grado di condurre l’energia elettrica senza resistenza. Il materiale, composto da idrogeno, azoto e lutezio, avrebbe questa proprietà a temperatura ambiente e pressione quasi normale. Lo studio è stato pubblicato su Nature, ma rimangono molti dubbi. New Scientist ricorda infatti che gli stessi ricercatori avevano pubblicato un articolo simile, poi ritirato.
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