I corvidi comprendono il concetto di probabilità. Lo dimostra il comportamento di due cornacchie (Corvus corone) addestrate a scegliere tra simboli colorati associati a una diversa probabilità di trovare il cibo. Sette volte su dieci beccavano sul simbolo con una probabilità più alta di ricompensa. Sembra quindi che questi uccelli siano in grado di elaborare informazioni probabilistiche per ottenere il massimo vantaggio. Inoltre, le cornacchie ricordavano il colore più vantaggioso a distanza di mesi. La cosiddetta inferenza statistica, spiega Current Biology, è una capacità di calcolo fondamentale per prendere decisioni in condizioni d’incertezza. Si pensava fosse esclusiva degli essere umani e dei primati, ma di recente è stata osservata anche negli uccelli. In passato si era scoperto che i corvidi comprendono il concetto di “zero”.
I calcoli dei corvidi
Frane sull’Himalaya
Una missione scientifica ha stabilito che l’altezza delle montagne nel massiccio dell’Annapurna, che comprende sei cime principali nell’Himalaya nepalese, dipende anche da un meccanismo finora sconosciuto. I ricercatori si sono soffermati sul Sabche Cirque, un bacino che contiene circa ventitré chilometri cubi di rocce che si sono staccate da uno dei picchi circostanti. Analizzando le rocce è emerso che la frana sarebbe avvenuta intorno all’anno 1190. L’ipotesi è che sia collassata la vetta di una delle montagne del gruppo, all’epoca alta più di ottomila metri. La montagna avrebbe perso circa cinquecento metri di altezza. Secondo i ricercatori, le frane possono quindi contribuire a limitare l’altezza delle montagne. Di solito ci si concentra sull’erosione, che dipende soprattutto dallo scioglimento e dal congelamento dell’acqua. Ma a quote molto alte la temperatura è sempre inferiore allo zero e comunque le pareti di molte vette himalaiane sono troppo ripide per ospitare ghiacciai. Le frane potrebbero quindi bilanciare la tendenza dell’Himalaya a sollevarsi a causa della spinta della placca indiana verso l’Eurasia. ◆
Pochi farmaci per la sifilide
La carenza di antibiotici potrebbe aggravare l’epidemia di sifilide in corso negli Stati Uniti. Il mese scorso, scrive il New York Times, la casa farmaceutica Pfizer ha confermato che le scorte di bicillina, usata in alternativa all’amoxicillina, sono molto ridotte. La bicillina è somministrata soprattutto alle donne in gravidanza e ai neonati infetti o esposti all’infezione. L’esaurimento delle scorte sarebbe dovuto al forte aumento delle infezioni di sifilide e alla carenza di amoxicillina, usata anche per altre malattie. Negli Stati Uniti tra il 2017 e il 2021 i casi di sifilide sono aumentati del 70 per cento e quelli di sifilide congenita del 200 per cento.
Una donna al comando?
Un gruppo di ricercatori ha analizzato a Valencia, in Spagna, alcune sepolture preistoriche risalenti a cinquemila anni fa. In una tomba, che probabilmente apparteneva a una persona di rango elevato, sono stati trovati oggetti pregiati, alcuni dei quali in avorio. È emerso che i resti sono di una donna (nel disegno), non di un uomo come si pensava. La scoperta, basata sull’analisi del materiale proteico presente nei denti, potrebbe modificare le teorie sulla struttura sociale della popolazione locale dell’epoca, scrive Scientific Reports.
Il suono del silenzio
La percezione del silenzio è simile a quella dei suoni. Non deriva quindi da un meccanismo diverso, cioè dall’elaborazione cognitiva dell’assenza di suoni, scrive il settimanale statunitense Pnas. Da un test sperimentale in cui un gruppo di volontari doveva valutare la lunghezza di alcuni eventi acustici è emerso che il cervello rispondeva agli intervalli silenziosi nello stesso modo in cui rispondeva agli stimoli sonori, anche a quelli musicali.
Salute I cromosomi in più presenti in alcune cellule cancerose sono essenziali per la crescita tumorale. Eliminandoli si blocca lo sviluppo della malattia. Lo studio è basato sulla tecnologia crispr, che permette di eliminare la copia in eccesso del cromosoma 1 umano. Lo studio, scrive Science, potrebbe favorire lo sviluppo di nuove terapie contro il cancro.
Astronomia Una ricerca pubblicata sulla rivista europea Astronomy and Astrophysics spiega perché l’esopianeta ltt9779b è così brillante. L’esopianeta, che si trova a circa 260 anni luce dalla Terra ed è grande come Nettuno, orbita molto vicino alla sua stella e ha una temperatura di circa duemila gradi. L’atmosfera contiene silicio e titanio, che riflettono l’80 per cento della luce (più di Venere, che riflette il 75 per cento, e della Terra, che riflette il 30 per cento).
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