Il 18 luglio l’ex presidente Donald Trump ha detto di essere stato informato da Jack Smith, il procuratore speciale che si occupa delle indagini su di lui, di essere sotto inchiesta per l’assalto al congresso del 6 gennaio 2021. “Quel giorno decine di sostenitori di Trump entrarono con la forza nell’edificio per impedire ai parlamentari di certificare la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali”, scrive l’Atlantic.
Un’altra inchiesta su Trump
Accuse contro le Farc
Il tribunale di giurisdizione per la pace (Jep), creato nell’ambito degli accordi del 2016 tra il governo e le Forze armate rivoluzionarie delle Colombia (Farc), ha ufficializzato un’accusa contro quindici ex guerriglieri per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Avrebbero partecipato a omicidi, sparizioni, sgomberi forzati, uso di mine antipersona e stupri contro donne, ragazze e persone della comunità lgbt nella parte sudoccidentale del paese. “Tra gli imputati c’è Pablo Catatumbo ( nella foto ), che oggi è in senato per il partito Comunes”, scrive El País.
Caos prima delle elezioni
“In Guatemala una serie di decisioni giudiziarie hanno creato confusione in vista del secondo turno delle elezioni presidenziali, previsto per il 20 agosto”, scrive Bbc Mundo. Il 12 luglio il tribunale supremo elettorale ha respinto il ricorso presentato da alcuni politici, confermando che al ballottaggio si sfideranno Sandra Torres, del partito di centro Unidad nacional de la esperanza, e il candidato di centrosinistra Bernardo Arévalo, del Movimiento semilla. Ma poche ore dopo un giudice ha sospeso il partito di Arévalo, a causa della denuncia di un elettore che dice di essere stato iscritto al movimento senza il suo consenso. Arévalo ha definito la sospensione un “colpo di stato tecnico”. Il 13 luglio la corte costituzionale ha ribaltato la decisione del giudice, riabilitando il partito.
Un aiuto agli studenti
Il 14 luglio il presidente Joe Biden (nella foto con il segretario all’istruzione Miguel Cardona) ha annunciato di voler cancellare 39 miliardi di dollari di debiti studenteschi a circa 800mila persone. L’intervento riguarda i prestiti erogati dal dipartimento dell’istruzione nell’ambito di un programma riservato alle persone con redditi bassi. In teoria dopo 20 o 25 anni dall’erogazione del prestito, se si pagava regolarmente la rata la parte restante del debito veniva cancellata. In realtà spesso non è successo, a causa di errori delle società che gestiscono i pagamenti per conto del governo. “L’annuncio della Casa Bianca è arrivato due settimane dopo la sentenza della corte suprema che ha bloccato il piano di Biden per cancellare 430 miliardi di dollari accumulati da decine di milioni di statunitensi durante l’università”, scrive il Washington Post. ◆
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