Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti non può prescindere dagli immigrati, scrive Forbes. Secondo uno studio della National foundation for american policy (Nfap), il 42 per cento (18 su 43) delle principali aziende d’intelligenza artificiale statunitensi è stato fondato da stranieri arrivati nel paese per studiare. Il 72 per cento delle aziende è stato comunque fondato da un immigrato o da uno statunitense figlio di immigrati. Il 70 per cento dei laureati in materie legate all’intelligenza artificiale nelle università statunitensi è formato da studenti stranieri. Ma la crescente difficoltà a ottenere un visto di lavoro spesso li spinge ad andare in altri paesi.
Visti intelligenti
Più tasse per ricostruire
Il 16 luglio il governo turco ha annunciato che triplicherà le imposte sul carburante, scrive il Financial Times. Insieme al recente aumento dell’iva, quest’ulteriore misura è studiata per far crescere le entrate e finanziare i costi per la ricostruzione dopo il terremoto del 6 febbraio, che secondo alcune stime potrebbero arrivare a cento miliardi di dollari.
Aumentano i poveri
I gravi problemi economici degli ultimi tre anni hanno spinto sotto la soglia della povertà 165 milioni di persone in tutto il mondo, lasciando soprattutto i paesi poveri in condizioni finanziarie tali da non avere le risorse necessarie per garantire l’istruzione, la sanità e altri servizi pubblici. Molti governi si sono indebitati pesantemente prima per affrontare la pandemia e poi l’inflazione, in particolare quella dei prodotti alimentari e dell’energia. Lo sostiene un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, scrive il Washington Post. “Decine di governi – in gran parte in Africa e in Medioriente – per ripagare il debito pubblico spendono più del doppio rispetto a quello che destinano ai servizi sociali”.
Misure d’emergenza
Il 14 luglio il governo nigeriano ha dichiarato lo stato d’emergenza con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza alimentare, messa a rischio dal netto aumento dei prezzi, scrive Bloomberg. L’amministrazione guidata dal presidente Bola Tinubu ora potrà prendere decisioni drastiche, tra cui disboscare alcune grandi aeree per fare spazio a coltivazioni di prodotti che hanno prezzi eccessivi per la maggior parte dei nigeriani. Il rincaro dei beni alimentari è peggiorato con la rimozione dei sussidi al costo del carburante decisa dal governo a maggio. Tinubu sostiene che i dieci miliardi di dollari risparmiati ogni anno con il taglio dei sussidi saranno reinvestiti per rafforzare l’agricoltura. In realtà, l’aumento dei prezzi era cominciato già prima dei tagli: a maggio l’inflazione aveva raggiunto il livello record del 22,4 per cento, con punte del 36 per cento nel settore alimentare e del 78 per cento in quello dei trasporti. Secondo gli analisti, alla fine del 2023 dovrebbe raggiungere il 30 per cento. ◆
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