Sono stati identificati due tipi di cellule cerebrali che sembrano proteggere dalla demenza, scrive Cell. Un gruppo di ricercatori ha sequenziato i geni attivi nella corteccia prefrontale di 427 anziani deceduti, alcuni con demenza o alzheimer in fase avanzata, altri con facoltà cognitive intatte o quasi. La mappatura ha localizzato due tipi di neuroni inibitori che erano più numerosi nei soggetti sani, anche in presenza delle placche di amiloide tipiche dell’alzheimer. Un tipo presentava i geni della relina, una proteina coinvolta nello sviluppo dei circuiti nervosi, e l’altro i geni per la somatostatina, un ormone regolatore. Gli autori della ricerca ipotizzano che svolgano una funzione protettiva delle cellule più vulnerabili alla neurodegenerazione provocata dall’alzheimer. La scoperta potrebbe suggerire una strada alternativa per lo studio delle demenze e la ricerca di una cura.
Protetti dall’alzheimer
Come cade l’antimateria
L’antimateria cade verso il basso come la materia. L’esperimento Alpha, condotto al Cern di Ginevra, ha dimostrato che gli atomi di anti-idrogeno reagiscono alla gravità in modo simile a quelli di idrogeno, confermando le previsioni fatte da Albert Einstein nella teoria generale della relatività più di un secolo fa. L’antimateria è simile alla materia, ma ha una carica elettrica opposta. Gli atomi di anti-idrogeno sono formati da un antiprotone (negativo) e da un positrone, cioè un antielettrone (positivo). Quando l’antimateria entra in contatto con la materia viene annichilata, ed è quindi molto difficile da osservare. Per gli scienziati uno dei maggiori problemi è stato produrre gli atomi di anti-idrogeno e controllarli con un campo magnetico. In seguito gli atomi sono stati rilasciati ed è stato osservato il loro movimento, concludendo che con buona approssimazione sono attratti verso terra con la stessa accelerazione degli atomi di idrogeno. Il prossimo passo della ricerca sarà misurare in modo più preciso il movimento degli antiatomi. La ricerca potrebbe aiutare a comprendere le fasi iniziali dello sviluppo dell’universo. ◆
Ostruzionismo sessuale
Dopo l’accoppiamento i maschi delle farfalle bianche Parnassius mnemosyne depositano sull’apice dell’addome della femmina un sigillo, o sphragis, per ostruire i suoi genitali e impedire l’accoppiamento con altri maschi. Lo sphragis varia a seconda delle condizioni, spiega Ecology and Evolution. Dall’osservazione degli accoppiamenti di circa 500 farfalle è risultato che il maschio tende a rinforzarlo con uno scudo quando il numero di competitori è più alto. Se invece il livello di concorrenza è basso il maschio riserva le energie per altri accoppiamenti.
Intrecci preistorici
La datazione dei reperti trovati nella Cueva de los Murciélagos, una grotta nel sud della Spagna, ha concluso che si tratta degli esempi più antichi di cesteria in Europa meridionale. Secondo Science Advances i sandali e gli altri oggetti rinvenuti nel sito sono stati prodotti con fibre vegetali, molto deperibili, usando due tecniche principali di intreccio. Risalgono a un periodo tra il 7500 e il 4200 aC. Gli oggetti più antichi sono stati usati da gruppi di cacciatori raccoglitori, i più recenti da comunità di agricoltori.
Scienza, Nobel, numero 1532
Salute Il premio Nobel per la medicina è stato assegnato a Katalin Karikó (nella foto) e Drew Weissman per le loro ricerche di genetica, usate in seguito nello sviluppo dei vaccini a mRna contro il covid-19. I due ricercatori hanno modificato alcune caratteristiche chimiche di questa molecola, e più in dettaglio delle lettere, o basi, che la compongono. Grazie a queste alterazioni è stato possibile migliorare la risposta immunitaria nell’organismo che riceve il vaccino.
Fisica Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier hanno ricevuto il Nobel per la fisica per essere riusciti a creare lampi di luce laser di durata estremamente breve (qualche centinaio di attosecondi). Con questi nuovi strumenti è diventato possibile studiare fenomeni rapidi come il comportamento degli elettroni all’interno della materia. Le applicazioni possibili sono molte, tra cui l’identificazione delle molecole per le diagnosi mediche.
Chimica Il premio Nobel per la chimica è andato a Moungi Bawendi, Luis Brus e Aleksej Ekimov per la scoperta e lo sviluppo dei punti quantici. Queste strutture formate da nanocristalli semiconduttori, le cui dimensioni variano tra due e cento nanometri, sono così piccole che le loro proprietà sono governate dalla meccanica quantistica. La loro introduzione ha rivoluzionato il campo delle nanotecnologie, con applicazioni che vanno dagli schermi dei televisori alla chirurgia, e ha posto le basi per lo sviluppo dei computer quantistici.
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