“Perché le donne sono sottorappresentate nel mercato del lavoro e guadagnano meno degli uomini? Con l’aiuto di dati e statistiche che riguardano un periodo di duecento anni, l’economista statunitense Claudia Goldin (nella foto) ha indagato su questi temi”, scrive il quotidiano svedese Dagens Industri, dando la notizia che Goldin il 9 ottobre ha ricevuto il premio Nobel per l’economia. È la terza donna a ottenere questo riconoscimento. “Grazie alle sue ricerche conosciamo i fattori che determinano la minore partecipazione delle donne al mondo del lavoro e quali sono gli ostacoli da rimuovere in futuro”, ha spiegato il capo del comitato per il Nobel, Jakob Svensson.
Il lavoro delle donne
Più voce per l’Africa
Dal 9 ottobre il Marocco ospita la riunione annuale della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, la prima a tenersi in Africa dal 1973. Aumentano le pressioni sulle due organizzazioni per dare voce ai paesi meno industrializzati, per esempio con un terzo seggio per l’Africa nel comitato esecutivo dell’Fmi, scrive The Africa Report.
Un altro inverno con il carbone
“In vista di un inverno che sarà probabilmente caratterizzato dalla scarsità di gas, la Germania ha deciso il 4 ottobre di ritardare di un altro anno la chiusura delle centrali a lignite”, scrive il sito Euractiv. Berlino ha adottato un piano di transizione verso le energie rinnovabili, del costo di 40 milioni di euro, che prevede una rinuncia progressiva al carbone entro il 2030. Tuttavia nel 2022 le centrali a lignite, un tipo di carbone, erano state riattivate a causa del calo delle importazioni di gas russo e per i problemi nelle centrali nucleari francesi. Sono in grado di generare in totale 1,9 gigawatt, che si aggiungono ai 45 gigawatt prodotti negli altri impianti a carbone. Il governo prevede di riattivarle nuovamente da ottobre a marzo .
Attenti alla speculazione
“Le Nazioni Unite hanno chiesto maggiori controlli sul commercio di materie prime, spiegando che le attività non regolamentate stanno peggiorando la crisi alimentare globale dovuta all’invasione russa dell’Ucraina”, scrive Bloomberg. Secondo un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad) pubblicato il 4 ottobre, ormai è la speculazione finanziaria a dominare il mercato alimentare, anche perché i trader riescono ad aggirare le leggi presentandosi come aziende produttrici invece che come operatori finanziari. L’Unctad chiede di indagare sul legame tra speculazione e prezzi alimentari, facendo notare che questi ultimi sono scesi dopo il picco raggiunto nel marzo 2022, ma restano più alti del periodo precedente alla pandemia. L’agenzia dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) ad agosto ha registrato un prezzo record del riso, cresciuto del 31 per cento rispetto all’anno prima, una conseguenza della scarsità del prodotto e della decisione dell’India di bloccare le esportazioni. ◆
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