Scienza

Polli allo specchio

Riconoscere la propria immagine allo specchio è considerato un segno di autocoscienza. Questa capacità è stata osservata in pochi animali oltre gli esseri umani, tra cui alcuni primati, i cavalli, i delfini e le gazze, ma potrebbe essere propria anche dei polli (Gallus gallus domesticus), sostiene una ricerca pubblicata su Plos One. In natura i galli usano il canto per allertare i propri simili della presenza di un predatore, ma se sono soli restano in silenzio per non attirare l’attenzione. I ricercatori hanno messo un gallo in uno spazio diviso da una rete e hanno proiettato sul soffitto la sagoma di un falco. Se oltre la rete c’era un altro gallo i richiami di allarme erano più frequenti rispetto a quando l’animale era solo o si trovava di fronte a uno specchio. Probabilmente il riflesso non era identificato come un compagno reale. Se davvero i polli riescono a distinguere la propria immagine riflessa dalla vista di un altro esemplare della loro specie, concludono gli scienziati, la capacità di riconoscersi potrebbe essere più comune tra gli animali di quanto si pensasse.

Speranze contro la malaria

Il primo vaccino approvato contro la malaria ha ridotto le morti tra i bambini del 13 per cento, afferma uno studio presentato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) il 20 ottobre. Tra i bambini che hanno ricevuto la tripla dose i casi gravi sono calati del 22 per cento. Il vaccino, chiamato Rts,s o Mosquirix, è stato approvato nel 2021 ed è in uso in Ghana, in Kenya e in Malawi. Il programma è cominciato nel 2019 e ha portato alla vaccinazione di quasi due milioni di bambini. Al momento dell’approvazione il vaccino era stato presentato come un prodotto dall’efficacia modesta, ma i primi dati sul campo mostrano invece che ha effetti rilevanti. Nella prima fase dello studio era emerso che il farmaco è sicuro e che non ostacola le altre campagne vaccinali. Dal 2024 l’uso del vaccino sarà quindi esteso ad altri stati, ma ci sarà da superare il problema dei costi. Il prezzo di una dose è di circa dieci dollari, troppo per i paesi più poveri. Di recente l’Oms ha approvato un secondo vaccino, chiamato R-21, che dovrebbe costare meno ed essere disponibile in quantità maggiore. ◆

Tsunami nell’Egeo

Lo tsunami che nel 1650 ha devastato le isole di Santorini, Ios e Sikinos nel mar Egeo è stato provocato dal vulcano sottomarino Kolumbo. Secondo una ricostruzione pubblicata su Nature Communications, durante l’eruzione c’è stata una frana sul fianco nordoccidentale del vulcano, seguita da un’esplosione. Si è così generata un’onda che ha raggiunto i venti metri di altezza. Lo studio può essere utile per il monitoraggio dei vulcani sottomarini attivi.

Cosa c’è dentro Marte

Thibaut Roger/NCCR PlanetS/ETH Zurich, CC BY-NC-SA

Il centro di Marte potrebbe essere formato da ferro liquido molto denso circondato da un sottile strato di roccia fusa, residuo di un oceano di magma che un tempo copriva la superficie del pianeta. Secondo due studi pubblicati su Nature il nucleo avrebbe una raggio compreso tra i 1.650 e i 1.675 chilometri, meno di quanto si pensava finora. Il modello è stato elaborato a partire dai dati raccolti dalla sonda InSight, che ha registrato le scosse sismiche generate dalla caduta di un meteorite sul pianeta nel settembre del 2021.

Il mistero degli elefanti

Uno studio pubblicato su **Nature Communications **ha individuato il probabile responsabile dell’improvvisa morte di decine di elefanti in Botswana e Zimbabwe nel 2020. In sei esemplari è stato trovato un batterio sconosciuto, simile al Pasteurella multocida, che potrebbe provocare un tipo di setticemia. Gli animali morti erano probabilmente già sotto stress a causa dell’elevata densità di popolazione e della siccità.

J. Casana et al./NASA1398

Archeologia Circa quattrocento forti, presumibilmente di età romana, sono stati individuati tra la Siria e l’Iraq, riferisce Antiquity. Le strutture (nella foto) sono state identificate attraverso l’analisi di migliaia d’immagini scattate dai satelliti spia statunitensi durante la guerra fredda, tra gli anni sessanta e ottanta. La loro distribuzione non sembra indicare che facessero parte di una linea difensiva di frontiera. Un’ipotesi è che i forti servissero piuttosto per facilitare lo scambio di merci.

Neuroscienze Uno studio pubblicato su Neuron ha esaminato due aree del cervello che valutano le ricompense associate alle decisioni e sono responsabili dell’errore di previsione, un segnale generato quando una ricompensa non corrisponde a quella attesa. Nelle persone con dipendenza da cocaina il sistema potrebbe produrre un segnale alterato, incidendo sulla capacità di apprendimento.

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1536 - 3 novembre 2023
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