Il 4 dicembre il prezzo dell’oro ha registrato il valore record di 2.111 dollari per oncia, scrive il Guardian, confermando una tendenza alla crescita in corso da due mesi. In ascesa anche le quotazioni delle criptovalute e in particolare del bitcoin, che per la prima volta nel 2023 è tornato a superare la soglia dei quarantamila dollari. Secondo il quotidiano britannico, il rialzo dell’oro e del bitcoin è un segnale che gli investitori si aspettano nel 2024 la fine dell’aumento dei tassi d’interesse delle grandi banche centrali.
Oro e bitcoin alle stelle
Un po’ meno poveri
“Poche idee sono più incrollabili di quella secondo cui il ricco diventa sempre più ricco mentre le persone comuni restano sempre più indietro”, scrive l’Economist. Eppure, osserva il settimanale britannico, alcuni dati dimostrano che non sempre le cose vanno così. Almeno negli Stati Uniti, dove dal 2016 il reddito settimanale reale dei cittadini più poveri cresce più velocemente di quello dei più ricchi. In seguito alla pandemia di covid-19, inoltre, questa tendenza si è accentuata: secondo alcune stime, ha cominciato a ridurre il divario del 40 per cento tra salari lordi di ricchi e poveri che è stato registrato nei quarant’anni precedenti. In Europa comincia a manifestarsi un fenomeno simile: nel Regno Unito la crescita dei salari è stata più forte per i lavoratori che guadagnano di meno. Certo, aggiunge l’Economist, presto tutto potrebbe finire, soprattutto se dovesse arrivare una recessione che riduce la richiesta di lavoratori e che di solito penalizza quelli più poveri. Ma se la tendenza durerà abbastanza a lungo, “i suoi effetti saranno profondi”. ◆
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