Il Partito del potere popolare (Ppp) del presidente Yoon Suk-yeol ha subìto una grave sconfitta alle elezioni del 10 aprile per il rinnovo del parlamento. Stando agli exit poll il Partito democratico (Pd) e il Partito democratico unito insieme avrebbero ottenuto tra i 168 e i 197 seggi dei 300 disponibili. Ora per il conservatore Yoon si prospetta una seconda parte di mandato ancora più difficile della prima, già condotta senza una maggioranza in parlamento. Secondo alcuni analisti, Yoon ha deluso le aspettative in economia, soprattutto per quanto riguarda la lotta all’inflazione e la riduzione delle disuguaglianze. Nella foto il leader del Pd Lee Jae-myung, Seoul, 10 aprile 2024
Scuole senza alunni
Le scuole elementari con solo dieci alunni per classe d’età non sono più dei casi isolati, scrive il Chosun Weekly. A causa della bassa natalità, a Seoul ci sono 29 istituti con meno di duecento scolari e il declino procede a un ritmo di cinquecento classi in meno all’anno nella sola capitale coreana. Rispetto al 2023 quest’anno ci sono quasi 13mila alunni in meno e si prevede che nel 2025 il numero calerà ancora. Il fenomeno però non è generalizzato. Gli istituti che promettono i risultati migliori in termini di accesso alle scuole medie più prestigiose continuano a essere presi d’assalto. Così, mentre da un lato ci sono scuole che lottano per la sopravvivenza, dall’altro gli istituti più affollati hanno difficoltà di gestione e faticano ad accogliere tutti. La bassa natalità interessa tutto il paese, ma a Seoul si aggiunge anche l’alto costo della vita: chi ha figli non può permettersi di vivere nella capitale e si trasferisce in provincia. ◆
Alleanza digitale
L’elezione del presidente Mohamed Muizzu nel novembre 2023 ha segnato una svolta diplomatica per le Maldive, tradizionalmente alleate dell’India e che ora si sono avvicinate alla Cina, rafforzando così l’influenza di Pechino nell’area del cosiddetto Indo-Pacifico. Un cambiamento diventato evidente con l’espulsione delle truppe indiane dall’arcipelago, ordinata da Muizzu il 12 marzo, scrive Asia Times. L’allineamento diplomatico tra la Cina e le Maldive è rafforzato anche dalla cooperazione tra i due paesi nella Belt and road initiative (Bri), la nuova via della seta, a cui il governo di Malé ha aderito nel 2014. La collaborazione con Pechino ha contribuito allo sviluppo di progetti come la costruzione del ponte dell’amicizia Cina-Maldive ( nella foto ) e l’ampliamento di Velana, il principale aeroporto dell’arcipelago. In particolare, però, l’obiettivo di Pechino è consolidare la sua posizione di superpotenza tecnologica usando la “versione digitale” della Bri, con cui la Cina punta a ottimizzare la connettività globale e il controllo delle infrastrutture digitali attraverso le sue aziende di telecomunicazione. Un’ambizione che preoccupa la comunità internazionale: la creazione di una rete tecnologica e marittima tra Cina, sudest asiatico e Africa potrebbe consentire a Pechino di controllare una delle aree strategicamente più importanti del mondo.
La giunta perde colpi
La giunta militare birmana rischia di perdere il controllo della città di Myawaddy, uno dei principali poli commerciali al confine con la Thailandia, dopo che i soldati che la difendevano dalle forze di resistenza si sono arresi. È l’ennesima di una serie di sconfitte per l’esercito, che ha già perso il controllo di una porzione cruciale di territorio al confine con la Cina e con l’India, oltre che di parti dello stato del Rakhine. Per la giunta del generale Min Aung Hlaing ( nella foto ) è un’umiliazione arrivata pochi giorni dopo l’attacco con droni sulla capitale Naypydaw messo a segno dalla resistenza. Dal punto di vista militare l’impatto è stato limitato, scrive Asia Sentinel, ma psicologicamente dev’essere stato un duro colpo per i soldati.
Thailandia Il governo di Bangkok distribuirà un bonus di diecimila baht (253 euro) a cinquanta milioni di cittadini sopra i 16 anni che guadagnano meno e di 70mila baht al mese e hanno in banca meno di 500mila baht. La somma sarà distribuita in forma digitale e potrà essere spesa entro sei mesi nella zona di residenza. La misura, una delle promesse del partito di governo in campagna elettorale, dovrebbe servire da stimolo per l’economia e costerà l’equivalente di 12,6 miliardi di euro. Secondo molti esperti si tratta di una spesa irresponsabile per lo stato.
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