Economia e lavoro

Affacciati sul disastro

Tra i beni più minacciati dalla crisi climatica ci sono le abitazioni, scrive l’Economist. “Circa un decimo del valore delle proprietà residenziali mondiali, incluse molte case lontane dalle coste”, sottolinea il settimanale britannico, “è esposto alla minaccia del riscaldamento globale. Dai tornado che si abbattono sui centri abitati degli Stati Uniti centroccidentali ai chicchi di gradine delle dimensioni di una pallina da tennis che distruggono i tetti delle ville italiane, le condizioni meteorologiche estreme provocate delle emissioni di gas serra stanno scuotendo – è il caso dire – fino alla fondamenta il più importante bene patrimoniale del mondo”. I costi potenziali legati al fenomeno sono enormi, aggiunge l’Economist. “Secondo le stime più recenti, entro il 2050 la crisi climatica e le azioni varate per contrastarla potrebbero spazzare via il 9 per cento del valore delle abitazioni di tutto il mondo. Si tratta di venticinquemila miliardi di dollari, una cifra enorme, inferiore non di molto al pil annuale degli Stati Uniti. È un conto astronomico che pende sulla vita delle persone comuni e sul sistema finanziario globale”. ◆

Licenziamenti alla Tesla

“La Tesla ha intenzione di licenziare più del 10 per cento del suo personale”, scrive la Reuters, che ha preso visione di un documento interno della casa automobilistica statunitense fondata da Elon Musk. La decisione sarebbe la conseguenza della diminuzione delle vendite registrata negli ultimi mesi: la Tesla ha dichiarato che nel primo trimestre del 2024 sono scese per la prima volta in quasi quattro anni. Un calo che non è stato frenato neanche dalla sensibile riduzione del prezzo dei veicoli decisa dai dirigenti dell’azienda. Già nel febbraio 2023 la casa automobilistica aveva licenziato il 4 per cento dei suoi dipendenti a New York. Attualmente la Tesla dà lavoro a 140.473 persone in tutto il mondo.

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1559 - 19 aprile 2024
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