Nell’aula magna del Massachusetts institute of technology di Boston, negli Stati Uniti, in mezzo al tradizionale lancio di aeroplanini di carta riciclata, sono stati assegnati gli IgNobel 2024 alle dieci ricerche scientifiche più strane. Tra queste, la dimostrazione che i mammiferi respirano anche dall’ano: topi, ratti e maiali assorbono ossigeno attraverso l’intestino. La ricerca vincitrice dell’IgNobel per la fisiologia apre nuove prospettive per la cura dell’insufficienza respiratoria. Il premio per la medicina è stato assegnato a uno studio su come gli effetti collaterali migliorano l’efficacia del trattamento; quello per l’anatomia, al calcolo su come le spirali della capigliatura girano nei due emisferi. Il riconoscimento per la demografia è andato alla scoperta che la longevità è più evidente nei posti dove l’aspettativa di vita è scarsa; quello per la fisica, agli studi sulla trota che nuota anche da morta; quello per la chimica, alla separazione dei vermi sobri da quelli ubriachi attraverso la cromatografia; quello per la botanica, all’osservazione che la Boquila trifoliolata si mimetizza con le piante di plastica vicine, suggerendo che le piante “vedono”; quello per la probabilità, a un esperimento basato su 350.757 lanci di monetine, per aver dimostrato che tendono a cadere sul lato da cui partono. Sono state premiate anche due ricerche del passato: l’IgNobel per la psicologia è andato al Project pigeon di B.F. Skinner che voleva addestrare i piccioni a guidare missili, e quello per la biologia alla ricerca sulla mucca impaurita che produce meno latte.
Respirazione posteriore
Gli altri neandertal
Negli ultimi anni è stata ricostruita la genetica dell’Homo neanderthalensis, una forma umana estinta. Il lavoro è stato possibile grazie al ritrovamento del dna di neandertal in molti siti in Eurasia. Ora la rivista Cell Genomics pubblica uno studio, firmato da Ludovic Slimak e colleghi, sulla scoperta di un nuovo campione di dna neandertaliano nelle grotte di Mandrin, nel sud della Francia. I reperti rinvenuti appartengono a un individuo, Thorin, di circa cinquantamila anni fa, quindi dell’ultimo periodo in cui i neandertal vissero in Eurasia. L’analisi del genoma di Thorin mostra che il ramo di popolazione a cui apparteneva potrebbe essersi separato dal resto dei neandertal circa centomila anni fa e che potrebbe essere rimasto isolato dagli altri gruppi che vivevano nelle vicinanze. Il suo dna, però, mostra delle somiglianze con il profilo genetico di una popolazione di neandertal di Gibilterra. I risultati dello studio sono sorprendenti perché finora i neandertal erano stati considerati un’unica popolazione. Di Slimak è da poco uscito in Italia L’ultimo Neandertal (Feltrinelli 2024). ◆
La verità nel dna
Gli abitanti dell’isola di Rapa Nui (nella foto), conosciuta anche come isola di Pasqua, non distrussero il loro ambiente. Secondo alcune ipotesi la popolazione di Rapa Nui sarebbe stata decimata da una crisi ambientale causata dagli esseri umani. Ma uno studio genetico pubblicato su Nature le smentisce. I ricercatori hanno analizzato il dna degli abitanti antichi e moderni dell’isola senza trovare nessun “collo di bottiglia”, cioè nessuna riduzione drastica della popolazione.
Se il viagra allunga la vita
Tra le medicine che potrebbero allungare la vita, il viagra è un candidato insolito, nota Science. Ma è uno dei farmaci che continueranno a essere testati sui topi per vedere se hanno effetti positivi sulla longevità. Altri farmaci candidati sono stati scartati nel corso di uno studio che dura da 22 anni: l’Interventions testing program, finanziato e condotto dal National institute on aging degli Stati Uniti. I risultati scientifici dovranno però essere verificati negli umani.
Salute Una variante genetica, chiamata ApoE4, potrebbe essere legata a un maggior rischio di sviluppare l’alzheimer, una malattia neurodegenerativa molto diffusa (nella foto, una casa di cura a Bartlett, Tennessee, negli Stati Uniti). La variante porta anche a una progressione più veloce della malattia. Secondo Science, i nuovi sviluppi della ricerca medica potrebbero cambiare le prospettive delle persone che hanno più copie della variante.
Spazio La prima passeggiata nello spazio di un’azienda privata è stata un successo, scrive Nature. Gli astronauti della missione Polaris dawn, lanciata il 10 settembre dalla SpaceX del miliardario Elon Musk, hanno potuto testare una nuova tuta spaziale e hanno condotto una serie di esperimenti mentre orbitavano a settecento chilometri di distanza dalla Terra.
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