La prossima legislatura europea avrà come priorità la difesa e la sicurezza, un settore in cui nel 2023 i 27 stati dell’Unione europea hanno speso 270 miliardi di euro, una cifra destinata a salire.
L’Unione però ha anche altri strumenti, oltre ai droni e ai carri armati, per aumentare il suo peso geopolitico. In campagna elettorale i ricercatori e gli attivisti di Ai Forensic sono riusciti a scoprire e denunciare le attività di propaganda russa sui social network e l’incapacità della Meta (la proprietaria di Facebook e Instagram) di moderare quei contenuti: con l’intelligenza artificiale hanno scandagliato dati che solo ora sono disponibili, grazie a una nuova normativa comunitaria. Dal febbraio 2022, infatti, il Digital service act (Dsa) impone alle grandi piattaforme di riportare tutte le inserzioni a pagamento che ospitano. Il mercato europeo è così grande che perfino le grandi piattaforme statunitensi devono adeguarsi alle regole imposte dall’Unione europea. E dal momento che il mondo digitale è senza confini, gli standard previsti in Europa finiscono per influenzare i comportamenti delle aziende anche in altre zone del mondo.
Le regole sono l’arma più efficace che l’Unione europea ha sviluppato per difendersi e andare verso la tanto ambita autonomia strategica. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1567 di Internazionale, a pagina 122. Compra questo numero | Abbonati