La Germania deve fare i conti con un’estrema destra che non è mai stata così forte dalla fine della seconda guerra mondiale. Dopo la riunificazione nel 1990, il paese si poteva vantare di essere il più ricco d’Europa e il più fiducioso nel futuro, ma ora le cose sono cambiate. Le certezze del passato sono scomparse. La prima economia del continente ha vissuto di rendita per troppo tempo, trascurando d’investire nelle infrastrutture, che oggi non sono più degne dello spirito imprenditoriale tedesco. Il modello basato sulle esportazioni e l’energia a buon mercato è andato in pezzi, mentre la guerra in Ucraina ha scosso un paese che a causa del suo passato ha esitato per decenni di fronte all’idea di fare la sua parte per la sicurezza europea. Oggi Berlino ha infine compiuto una svolta militare che ha sgretolato le fondamenta pacifiste della Germania.

Per quanto possa sembrare assurdo, il fattore più destabilizzante ora sono la Russia e gli Stati Uniti. In quanto pietra angolare dell’Unione europea, la Germania ha subìto un’enorme campagna di disinformazione da parte di Mosca. Ma a sorpresa è stata abbandonata anche dagli Stati Uniti di Donald Trump. Questo ha lasciato a Berlino la sensazione di aver subìto un tradimento dal paese che aveva sostenuto la ricostruzione e il boom economico dopo la seconda guerra mondiale.

Il capo dell’Unione cristianodemocratica (Cdu) Friedrich Merz ha una grande responsabilità, a cominciare dal compito di formare un governo stabile e duraturo. La Germania non può permettersi di diventare il “malato” d’Europa. Merz ha garantito che non infrangerà il tabù di una coalizione di governo con l’estrema destra di Alternative für Deutschland (Afd), ma se si rimangiasse la promessa la Germania entrerebbe in una fase preoccupante.

La difesa della democrazia, che passa per un rifiuto netto dell’estrema destra, è ben salda nella mente di buona parte dei tedeschi. Eppure non possiamo ignorare che Merz è alle prese con un rompicapo. Determinato a restituire fiducia e dinamismo alla Germania, il leader della Cdu è nettamente più di destra di Angela Merkel. Per questo gli sarà difficile dialogare con i socialisti dell’Spd o con i Verdi sulla direzione da prendere.

Se non troverà un’intesa, l’Afd farà di tutto per convincere la Cdu che in mancanza di un accordo con l’estrema destra la Germania sarà ingovernabile. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1603 di Internazionale, a pagina 15. Compra questo numero | Abbonati