I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la giornalista belga Vanja Luksic.
Studioso del rinascimento e professore all’università L’Orientale di Napoli, Carlo Vecce ha trovato nell’archivio di stato di Firenze diversi documenti secondo i quali la madre di Leonardo da Vinci, Caterina, era una principessa circassa, del Caucaso. Rapita dai tatari giovanissima, fu venduta come schiava varie volte durante un terrificante viaggio dal mar Nero al Mediterraneo. Da Tana a Costantinopoli fino a Venezia, per arrivare poi a Firenze. Un notaio fiorentino, Piero da Vinci, s’innamorò di questa donna bellissima e misteriosa. Lei rimase incinta e, dopo la nascita del piccolo Leonardo, Piero riuscì a liberarla dalla schiavitù. Caterina si sposò, ma non con lui, ed ebbe altri cinque figli. Questo non le impedì di occuparsi di Leonardo, che scopriamo erede di tante doti della madre, artista, amante della natura e della libertà. Anche se per diversi anni fu solo un oggetto, una schiava, Caterina ebbe la fortuna di incontrare delle persone molto umane nel mondo dell’epoca, alla fine non così diverso dal nostro. L’affascinante romanzo storico di Carlo Vecce offre una bella lezione. Se la povera profuga venuta dal mare non fosse stata accolta, Leonardo da Vinci non sarebbe mai nato. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati