I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la giornalista belga Vanja Luksic.
“È un romanzo di finzione. Personaggi reali ed eventi storici, alla pari di alcuni documenti, sono riproposti in chiave narrativa”, annuncia una nota all’ inizio del primo libro di Gabriele Guidi , regista, sceneggiatore e produttore, stregato dalla storia di Ante Topić Mimara. Il racconto è surreale. Due personaggi si trasformano in un unico protagonista: Mimara. Un nome inventato da Ante Topić (1898-1987), che forse non si chiamava neanche così. La cosa sicura è che è esistito e fu uno dei più grandi collezionisti d’arte al mondo. La curiosità per l’arte gli venne forse grazie a un frate conosciuto quando, da piccolo, fu affidato ai francescani di Spalato. Da giovane andò a Roma e conobbe il pittore Antonio Mancini, che diventò per lui un prezioso insegnante. L’amicizia, o almeno la conoscenza, di politici importanti come Göring e Tito e soprattutto una straordinaria personalità gli aprirono porte in tutti i continenti. Non è chiaro se sia stato solo un abile manipolatore o anche un bravissimo falsario. In ogni caso, questo ladro gentiluomo era un personaggio geniale ed enigmatico. Si può comunque visitare il museo Mimara di Zagabria, dove si trova gran parte della sua ricca e particolarissima collezione. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1551 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati