Nei mesi successivi al suo matrimonio, nel settembre 2023, Lizi ha ricevuto molte telefonate dai funzionari della sua comunità, con un’unica domanda: “Sei incinta?”. Già infastidita dalle pressioni dei suoi familiari, la donna, che vive nella provincia del Fujian, nella Cina orientale, alla fine ha detto a chi la chiamava che non aveva in programma una gravidanza nell’immediato futuro. Dopo una pausa di qualche mese, però, la scorsa settimana le telefonate sono ricominciate. Lei ha smesso di rispondere.

L’esperienza di Lizi riflette una tendenza in aumento in tutta la Cina. Gli operatori sociali, sia delle amministrazioni locali sia dei cosiddetti juweihui, i comitati ufficiali dei residenti, contattano le donne in età fertile per conoscere la loro pianificazione familiare. Molte hanno condiviso la loro esperienza sui social media e alcune si chiedono se “il governo stia dicendo agli operatori sociali di incoraggiare la gente a fare figli”. A settembre Liu Chen è stata chiamata da un operatore di comunità di una zona dove ormai non lavorava più interessato a sapere se aveva in programma di avere figli. La donna, che non è sposata e vive a Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan, dice di essersi sentita offesa dalla domanda.

Queste telefonate fanno parte di misure più estese per monitorare la natalità e offrire servizi per incentivarla. Negli ultimi anni le nascite in Cina sono crollate a livelli bassissimi, perciò le autorità si sono decise ad abbandonare la campagna di limitazione della crescita della popolazione, portata avanti per decenni, per promuovere una società “favorevole alla fecondità”. Quando le coppie si registrano per avere il certificato di matrimonio o una donna partorisce in ospedale, le informazioni sul loro conto sono inviate agli uffici locali per la pianificazione familiare, ci ha riferito il vicedirettore di una di queste strutture nello Shandong. Le informazioni sono poi inoltrate agli operatori sociali di quartiere, che contattano i novelli sposi o le donne appena diventate madri.

Un documento del 2020 sul monitoraggio della popolazione, pubblicato dalla commissione sanitaria dello Shandong, chiedeva agli organismi amministrativi di quartiere di raccogliere informazioni sulle donne in età fertile e di riferire i dati sul loro conto agli uffici di livello superiore. A quanto pare i dati sono raccolti e riferiti con cadenza mensile, trimestrale e annuale. Le persone ritenute per qualche ragione rilevanti sono poi contattate via telefono, su internet o anche di persona.

Favorire le nascite

◆ Il 28 ottobre 2024 il governo cinese ha varato nuove misure “per costruire una società favorevole alle nascite” migliorando i servizi di sostegno al parto, ampliando l’assistenza all’infanzia e rafforzando i sussidi all’istruzione, all’alloggio e all’occupazione. Tra le direttive rivolte alle amministrazioni regionali ci sono l’inclusione delle tecniche di procreazione assistita nell’assicurazione sanitaria di base, da estendere a chi ha contratti di lavoro flessibili e alle lavoratrici migranti, e il potenziamento dei congedi di maternità, paternità e parentali. Xinhua


Calo costante

Un segretario del Partito comunista locale di Kangding, sede della prefettura autonoma tibetana di Garzê, nel Sichuan, in larghissima parte rurale, dice invece di non aver ricevuto indicazioni sulla promozione della natalità e ha aggiunto che gli operatori sanitari dei villaggi chiamano le donne solo per offrirgli controlli gratuiti nel caso avessero in programma una gravidanza. “Se qualcuna vuole avere figli, li avrà; se non vuole, nessuno la costringerà”, spiega. Un altro funzionario di una commissione sanitaria provinciale dice che né le autorità centrali né quelle locali hanno stabilito obiettivi specifici in fatto di natalità. Un operatore di comunità di Jinan, nello Shandong, spiega che i loro sforzi nella pianificazione familiare si sono concentrati sulla distribuzione di sussidi a chi diventa genitore.

La natalità in Cina è in costante calo dal 2017 e nel 2022 la popolazione ha raggiunto il livello più basso dalla fondazione della Repubblica popolare, nel 1949. Nel 2023 il numero dei nuovi nati ha toccato un nuovo record negativo. ◆ gim

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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati