L’agenzia governativa statunitense Nsa è in grado di sorvegliare anche i computer che non sono connessi a internet, grazie a un software che ha installato in più di 100mila computer in tutto il mondo.

Questa tecnologia, che l’agenzia ha adottato nel 2008, si basa sull’uso di onde radio nascoste, trasmesse da circuiti microscopici e da schede usb installate manualmente nei computer. La rivelazione arriva dal New York Times, che è entrato in possesso di nuovi documenti riservati dell’agenzia.

Stando ai documenti, tra gli obiettivi sorvegliati non ci sarebbero civili. Secondo l’Nsa tutte le operazioni sono state condotte su “obiettivi segreti stranieri per esigenze di intelligence”. L’agenzia ha messo sotto controllo le forze armate cinesi e russe, qualche ente dell’Unione Europea e alcune persone legate ai cartelli della droga in Messico.

“Non abbiamo mai fatto spionaggio industriale per conto delle aziende statunitensi”, ha aggiunto un portavoce dell’agenzia.

Ecco come si svolgeva la sorveglianza secondo il New York Times.

The New York Times
  1. Ricetrasmittenti minuscole o piccoli circuiti vengono inseriti dentro una presa usb e collegate al computer.
  2. Le ricetrasmittenti si collegano a un ricevitore della Nsa grande come una valigetta, che può essere messo fino a otto chilometri di distanza dal computer.
  3. Attraverso il ricevitore i dati vengono trasmessi a uno dei centri di controllo dell’Nsa, che li può leggere e modificare.
  4. I dati possono fare anche il percorso inverso: per esempio le stazioni dell’Nsa possono trasmettere al computer sotto controllo un virus malware, come è successo nelle operazioni di sabotaggio degli impianti nucleari iraniani.

Un annuncio importante. Il 17 gennaio Barack Obama dovrebbe annunciare una riforma dell’Nsa. Il presidente statunitense potrebbe proporre una legge per proteggere la privacy anche dei cittadini non americani, per calmare le polemiche dei mesi scorsi sulle attività di spionaggio dell’agenzia all’estero.

Secondo il Wall Street Journal Obama potrebbe anche nominare un advocate for privacy issues, un funzionario che avrà il compito di garantire la privacy dei cittadini e fare da mediatore con la Fisa (Foreign intelligence surveillance act), la corte che autorizza l’Nsa a mettere in piedi le intercettazioni. Attualmente la corte approva le richieste direttamente su sollecitazione del governo, senza passare attraverso l’autorizzazione di un giudice.

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