Non è una novità: a Thom Yorke, il cantante dei Radiohead, piace essere un punto di riferimento per chi cerca di distribuire la musica in formato digitale scavalcando il monopolio della grande industria.
Nel 2007 l’album della sua band, In rainbows, si poteva acquistare online a prezzo libero, e l’anno scorso Yorke ha fatto un duro attacco al servizio di streaming Spotify.
Ora, per vendere il suo nuovo album Tomorrow’s modern boxes, il cantante ha scelto un servizio a pagamento di BitTorrent, finora popolare soprattutto per scaricare file illegalmente.
“È un esperimento per vedere se il grande pubblico riesce a usare questo programma”, ha dichiarato Yorke. “È il primo sistema che mette in contatto diretto l’artista e i suoi fan”, dice Matt Mason, responsabile per i contenuti di BitTorrent.
“Tutto nasce dal lavoro fatto insieme a Yorke e al suo produttore Nigel Godrich. Noi siamo un’azienda di tecnologie, siamo bravi a spostare i file. Ma non siamo capaci di fare i libri, i dischi o i film. Quindi cerchiamo di lasciar gestire la vendita dei prodotti direttamente a chi li fa”.
Il parere di Mason sulla recente promozione del nuovo disco degli U2, regalato a tutti gli utenti di iTunes, è impietoso: “Mezzo miliardo di persone si è trovato nel telefono un disco che non voleva: mi sembra una pessima idea”. Stuart Dredge, The Guardian
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