Non si è presentato in tribunale l’ex agente dell’intelligence argentina Antonio Horacio Stiuso che era stato convocato come testimone dalla giudice che sta indagando sulla morte del magistrato argentino Alberto Nisman, trovato morto nel suo appartamento il 18 gennaio, poco prima di presentare un dossier che incriminava la presidente Cristina Fernández. Secondo la procura, Stiuso, agente dell’intelligence in pensione, ex direttore dei servizi segreti, è stato tra le ultime persone a chiamare Nisman al telefono il giorno in cui l’uomo è stato trovato morto.
L’avvocato di Stiuso aveva detto alla procura che l’agente non avrebbe potuto rilasciare nessuna testimonianza perché costretto al silenzio dal segreto di stato, che riguarda tutti gli agenti, compresi quelli in pensione. Ma l’attuale direttore dei servizi segreti argentini Oscar Parrilli poco dopo ha dichiarato che Stiuso avrebbe invece potuto testimoniare, perché sollevato dal segreto di stato per ordine della presidenza. Tuttavia le autorità non sono riuscite a trovare Stiuso: al suo posto in tribunale si è presentato l’avvocato. La presidente argentina ha più volte dichiarato di ritenere che Alberto Nisman è stato ucciso in un complotto organizzato dai servizi segreti per colpire la sua presidenza. El País, Cnn
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