L’ambasciata italiana a Tripoli ha sospeso le sue attività a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza. Il personale è stato temporaneamente rimpatriato via mare, ma i servizi essenziali saran comunque assicurati. Lo ha annunciato in un comunicato il ministero degli esteri.

È in corso anche un’operazione di rimpatrio di un centinaio di italiani che si trovavano in Libia. Si tratta soprattutto di dipendenti dell’Eni andati a vivere in Libia per lavoro negli ultimi anni. Una nave è salpata sotto la scorta della marina militare e la sorveglianza aerea di un predator dell’aeronautica. La nave dovrebbe fare scalo a Malta per rifornirsi di carburante e poi proseguire la navigazione verso la Sicilia, dove dovrebbe attraccare nel porto di Augusta, in provincia di Siracusa. Afp, Ansa

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