Il giornalista britannico Peter Oborne si è dimesso dal quotidiano britannico The Telegraph per il modo in cui il giornale ha gestito l’inchiesta sulla banca Hsbc, accusata di aver permesso ai suoi clienti di eludere le tasse e nascondere milioni di dollari.
Secondo Oborne, il quotidiano ha censurato articoli sullo scandalo finanziario per non perdere gli investimenti pubblicitari della Hsbc. Una scelta che il giornalista ha definito “una frode ai lettori”, in una lettera pubblicata su OpenDemocracy.
Oborne è stato un commentatore politico per cinque anni. Nella lettera spiega come il giornale abbia deliberatamente scoraggiato i suoi giornalisti dal pubblicare critiche alla banca Hsbc, “l’inserzionista che non puoi permetterti di offendere”, come è stato definito da un caporedattore.
Oborne scrive:
Quando ho mandato al sito il primo articolo sulla Hsbc, nel novembre del 2014, mi è stato detto che non ci sarebbero stati problemi per la pubblicazione. Quando non è stato pubblicato ho cominciato a fare domande. Mi sono state rifilate delle scuse, mi dicevano che c’erano problemi legali. Ma gli avvocati del dipartimento legale non erano a conoscenza di nessun problema. Quando ho insistito sul punto, un dirigente mi ha detto che c’era una questione aperta con la Hsbc. Alla fine ho rinunciato e dato l’articolo a Open Democracy.
Nella lettera Oborne denuncia l’atteggiamento del giornale più orientato a ottenere “click” che la fiducia dei lettori, sottolineando che il giornale è anche ricorso a una notizia falsa pubblicata online per ottenere visualizzazioni.
Mentre “servirebbe un microscopio per trovare notizia sul Telegraph” dell’inchiesta Swissleaks, afferma il giornalista. “Se i quotidiani permettono alle multinazionali di influenzare i loro contenuti per la paura di perdere pubblicità la democrazia stessa è in pericolo”. OpenDemocracy
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