L’istituto avrebbe permesso ai suoi clienti di eludere le tasse e nascondere milioni di dollari di asset, distribuendo denaro contante non rintracciabile e dando consigli su come aggirare le autorità fiscali. Tra i nomi coinvolti anche settemila italiani
La magistratura francese ha aperto un’inchiesta sulla frode fiscale della banca britannica Hsbc, che avrebbe aiutato diversi clienti a evitare le tasse e a nascondere milioni di dollari di asset. È già stata chiesta una cauzione di un miliardo di euro.
Il giornalista britannico Peter Oborne si è dimesso dal quotidiano britannico The Telegraph per il modo in cui il giornale ha gestito l’inchiesta sulla banca Hsbc, accusata di aver permesso ai suoi clienti di eludere le tasse e nascondere milioni di dollari.
Secondo Oborne, il quotidiano ha censurato articoli sullo scandalo finanziario per non perdere gli investimenti pubblicitari della Hsbc. Una scelta che il giornalista ha definito “una frode ai lettori”, in una lettera pubblicata su OpenDemocracy.
Oborne è stato un commentatore politico per cinque anni. Nella lettera spiega come il giornale abbia deliberatamente scoraggiato i suoi giornalisti dal pubblicare critiche alla banca Hsbc, “l’inserzionista che non puoi permetterti di offendere”, come è stato definito da un caporedattore.
Oborne scrive:
Nella lettera Oborne denuncia l’atteggiamento del giornale più orientato a ottenere “click” che la fiducia dei lettori, sottolineando che il giornale è anche ricorso a una notizia falsa pubblicata online per ottenere visualizzazioni.
Mentre “servirebbe un microscopio per trovare notizia sul Telegraph” dell’inchiesta Swissleaks, afferma il giornalista. “Se i quotidiani permettono alle multinazionali di influenzare i loro contenuti per la paura di perdere pubblicità la democrazia stessa è in pericolo”. OpenDemocracy
Dieci giorni dopo le rivelazioni della stampa internazionale sullo scandalo finanziario legato al gruppo bancario britannico Hsbc, la procura svizzera ha deciso di aprire un’inchiesta per riciclaggio aggravato. La polizia ha perquisito la sede della filiale della banca a Ginevra. In un comunicato si precisa che l’inchiesta potrebbe essere estesa a persone fisiche sospettate di avere commesso azioni di riciclaggio.
La legge svizzera prevede che una banca possa essere perseguita per riciclaggio aggravato se si ritiene che non abbia “preso tutte le misure necessarie a evitare le infrazioni che si commettono al suo interno”.
Secondo l’inchiesta Swissleaks, realizzata sulla base di alcuni documenti riservati ottenuti dai mezzi d’informazione internazionali, dalla banca sono transitati 119 miliardi di dollari, per sfuggire alle tasse o per essere riciclati attraverso società fittizie. Inchieste contro la Hsbc sono state aperte in diversi paesi, tra cui Francia e Belgio. Afp
C’è un “prima” e un “dopo” nella storia del segreto bancario, dei paradisi fiscali e di quell’evasione fiscale a cui Le Monde e una sessantina di altre testate hanno dato grande risalto nella giornata di lunedì. Prima del 2008 e della crisi di Wall street, diventata poi crisi del debito pubblico in Europa, la situazione era quella descritta dall’inchiesta internazionale. Leggi
I file dell’inchiesta Swissleaks, che ha svelato una frode internazionale compiuta dalla banca britannica Hsbc, riguardano anche più di settemila cittadini italiani che nel 2007 custodivano circa sei miliardi e mezzo di euro in Svizzera nelle casse della Hsbc Private Bank.
I fondi depositati erano in parte leciti, in parte sottratti al fisco italiano. Tra i nomi coinvolti spiccano lo stilista Valentino Garavani, l’imprenditore Flavio Briatore e il motociclista Valentino Rossi.
Secondo i dati raccolti da Le Monde, 180,6 miliardi di euro sarebbero transitati, a Ginevra, sui conti Hsbc di oltre centomila clienti e di ventimila società offshore, tra il 9 novembre 2006 e il 31 marzo 2007. L’Espresso, Askanews
La banca britannica Hsbc ha aiutato diversi suoi clienti facoltosi a compiere una frode fiscale internazionale. L’istituto avrebbe permesso ai suoi clienti di eludere le tasse e nascondere milioni di dollari di asset, distribuendo denaro contante non rintracciabile e dando consigli su come aggirare le autorità fiscali.
La rivelazione arriva dall’inchiesta Swissleaks, realizzata sulla base di alcuni documenti riservati ottenuti da alcuni mezzi d’informazione internazionali (Le Monde, International Consortium of Investigative Journalists, Bbc, The Guardian, L’Espresso).
I file, rubati nel 2007 da Hervé Falciani, un esperto informatico che lavorava per la Hsbc a Ginevra, contengono i nomi di più di centomila clienti in tutto il mondo. L’inchiesta, scrive Le Monde, può mettere in imbarazzo numerose personalità, tra le quali il re del Marocco Mohamed VI e l’attore statunitense John Malkovich.
La lista dei principali clienti della Hsbc coinvolti nell’inchiesta Swissleaks si trova sul sito dell’International Consortium of Investigative Journalists. Le Monde, The Guardian
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