È slittato alla settimana prossima il voto in senato sul disegno di legge sul divorzio breve. Le votazioni sugli emendamenti dovrebbero svolgersi il 17 marzo. In aula la discussione sul provvedimento, presentato dalla senatrice del partito democratico Rosanna Filippin, è terminata, ma la maggioranza è ancora divisa. Ecco quali sono i punti principali del disegno di legge.
- Il testo è stato approvato dalla commissione giustizia il 19 novembre 2014, con 15 voti a favore, cinque contrari, un astenuto e due senatori che non hanno partecipato al voto.
- Dopo il passaggio in senato, il disegno di legge dovrà tornare alla camera perché il senato ha modificato il testo.
- I tempi della separazione saranno accorciati dai tre anni attuali a dodici mesi in caso di giudiziale (quando il divorzio è chiesto da uno dei due coniugi) e a sei mesi quando la separazione è consensuale.
- L’emendamento che crea maggiori polemiche, e che potrebbe portare una spaccatura all’interno del Pd, riguarda la possibilità del divorzio immediato. Nei casi in cui non ci siano figli minorenni, figli maggiorenni con handicap o al di sotto dei 26 anni non economicamente autosufficienti, i coniugi possono ottenere il divorzio immediatamente, se sono d’accordo. Circa venti senatori del Pd contrari alla norma hanno presentato un emendamento soppressivo. Sono contrari anche l’Area popolare e la Lega nord. Forza Italia è spaccata, Sel favorevole e il Movimento 5 stelle sarebbe intenzionato a lasciare libertà di coscienza.
- Un’altra norma riguarda l’aspetto economico. In caso di separazione, la comunione dei beni tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il tribunale autorizza i due a vivere separati.
Agi, Askanews, Il Sole 24 Ore
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it