Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha comunicato durante l’informativa alla camera. La sua decisione è arrivata due giorni dopo la pubblicazione dell’inchiesta Sistema della procura di Firenze, che ha svelato un giro di tangenti negli appalti pubblici in Italia. Negli atti dell’inchiesta compare anche il nome di Lupi, che però non è indagato.

Maurizio Lupi, commentando la sua decisione, ha dichiarato: “Non invoco garantismo, perché non ho ricevuto avvisi di garanzia. Non sono qui per responsabilità giudiziaria, ma per responsabilità politiche”.

Riguardo a Ercole Incalza, ex funzionario del ministero arrestato e considerato alla guida del sistema di tangenti, Lupi ha detto: “Ho confermato Ercole Incalza alla guida della Struttura tecnica di missione perché a seguito di un’istruttoria ho verificato come Incalza nei vari procedimenti penali che lo hanno interessato non è mai stato condannato”.

Riguardo a suo figlio, al quale secondo la procura di Firenze Ercole Incalza avrebbe regalato un Rolex da 10.350 euro e avrebbe procurato un posto di lavoro, Lupi ha aggiunto: “Non ho mai fatto pressioni per far lavorare mio figlio. Gli ho proposto di incontrare Incalza per un consiglio. Avrei rifiutato quell’orologio. Il mio unico errore è stato non chiedere a mio figlio di restituirlo”. Askanews

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