Sarà completata entro il 2017 la diga del Rinascimento, che l’Etiopia sta costruendo sul Nilo Azzurro al confine con il Sudan. Una volta finita potrà produrre all’incirca 15mila gigawattora all’anno e sarà il più grande impianto idroelettrico dell’Africa.
Addis Abeba ha avviato la costruzione dell’impianto dopo essere stata lasciata a secco dagli accordi precedenti sulla distribuzione delle acque del Nilo. Secondo il trattato del 1929 e quello del 1959, ancora in vigore, il 75 per cento è assegnato all’Egitto, il resto è lasciato al Sudan. Con la costruzione della nuova diga etiopica, gli egiziani temevano una diminuzione drastica delle acque a loro disposizione.
Dopo anni di tensioni tra i tre paesi, il 23 marzo il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il leader sudanese Omar al Bashir e il primo ministro etiope Hailemariam Desalegn hanno firmato a Khartum una dichiarazione di principio su un’equa spartizione delle sue acque. Al Jazeera
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it