Il campo profughi palestinese di Yarmuk, occupato quasi completamente dai jihadisti dello Stato islamico, continua a subire i bombardamenti dell’aviazione siriana ed è al centro degli scontri armati tra le diverse fazioni. Secondo le Nazioni unite gli abitanti del campo, che si trova a sud di Damasco e ospita ancora 18mila siriani e palestinesi, vivono ormai in condizioni “più che disumane”.

Da quando sono i cominciati i combattimenti la settimana scorsa, l’Onu non è più riuscito a inviare cibo e scorte. Secondo Chris Gunness, portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (Unrwa) nel campo “non c’è cibo, non c’è acqua e ci sono pochissime medicine”.

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