Sono almeno 15 le vittime degli incendi scoppiati il 12 aprile nella regione russa della Khakassia, nella Siberia meridionale. Il ministero della Federazione Russa per le emergenze ha annunciato che le fiamme sono state spente, ma intanto i roghi hanno bruciato più di mille case e causato il ferimento di 77 persone che sono state ricoverate, di cui undici in gravi condizioni.
Secondo gli inquirenti gli incendi sono nati da roghi non autorizzati accesi nei terreni da pascolo e poi dilagati per successive negligenze, un reato che la legge russa punisce anche con sette anni di carcere. Gli aitanti accusano le autorità per la mancanza di guardie forestali sufficienti.
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