Un giornalista del Washington Post accusato di spionaggio in Iran
Il giornalista del Washington Post Jason Rezaian, in carcere in Iran dal 22 luglio, è stato accusato di spionaggio economico. Secondo il Washington Post il giornalista ha subito maltrattamenti e gli è stata concessa solo una limitata possibilità di parlare con il suo avvocato. “Dal giorno del suo arresto è stato sottoposto a duri interrogatori, a mesi di detenzione in isolamento e a condizioni di vita difficili che hanno influito sulla sua salute”, ha dichiarato il direttore Martin Baron. Secondo l’agenzia di stampa iraniana Fars, Rezaian, di nazionalità iraniana e statunitense, avrebbe trasmesso in maniera illecita dati sensibili, violando la sicurezza nazionale. La data del processo non è ancora stata fissata.