Israele e l’Autorità nazionale palestinese (Anp) hanno concluso un accordo per il versamento dei proventi delle tasse che lo stato ebraico incassa per conto dell’Anp e che erano stati congelati per ritorsione all’adesione palestinese alla Corte penale internazionale.

Israele si è impegnato a consegnare ai palestinesi i versamenti che si riferiscono al periodo dal dicembre del 2014 al marzo del 2015, pari a circa 380 milioni di dollari. Secondo le autorità palestinesi, i soldi serviranno principalmente per pagare funzionari e dipendenti pubblici, che da mesi ricevono solo stipendi parziali.

Resta sospesa la questione del debito rivendicato dal governo israeliano nei confronti dell’Autorità palestinese: più di 500 milioni di dollari per la fornitura di acqua e di energia elettrica e per le cure mediche ricevute da palestinesi in Israele. L’Anp non accetta che questi debiti siano saldati con i proventi delle tasse raccolte da Israele per suo conto.

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