Riapre oggi in Bahrein il processo al leader dell’opposizione Ali Salman, capo di Al Wefaq, il principale partito di opposizione sciita alla monarchia sunnita del paese. Salman deve rispondere di diverse accuse, tra cui l’istigazione a rovesciare il governo con la forza.
Il leader dell’opposizione è stato arrestato lo scorso dicembre, dopo aver guidato una protesta contro le elezioni parlamentari di novembre, boicottate dal suo movimento. Durante la prima udienza del processo, il 28 gennaio, aveva respinto ogni accusa. Al Wefaq è stato fondato nel 2002, un anno dopo l’annuncio delle riforme politiche che trasformarono il paese da emirato a monarchia costituzionale. Il movimento ha sempre denunciato la discriminazione politica ed economica della maggioranza sciita.
Il Bahrein vieta le proteste e le riunioni non autorizzate dal governo. Nel 2011 ha represso un’ondata di rivolte ispirate alle primavere arabe con l’aiuto dell’Arabia Saudita e di altri stati del Golfo. Il 15 aprile Amnesty international ha pubblicato un rapporto in cui denuncia gli abusi e le violenze delle autorità contro gli attivisti dell’opposizione.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it