Giovanni Lo Porto, ucciso in un’operazione antiterrorismo guidata dagli Stati Uniti, era un operatore umanitario originario di Palermo. Lavorava nel sud del Punjab, in Pakistan, in un progetto per la costruzione di alloggi di emergenza per i profughi di un’alluvione. Il 19 gennaio 2012 Lo Porto è stato sequestrato dalla sede dell’ong per cui lavorava, Welt Hunger Hife (Aiuto alla fame nel mondo), insieme a un collega tedesco, nel distretto di Multan, nella provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it