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“Non si è trattato di un blitz. Non hanno cercato di liberare ostaggi, ma è stato un intervento di cui tempo dopo si è capito che non aveva colpito soltanto Al Qaeda, ma altre due persone e si è risaliti alla loro identità solo ieri. Sia chiaro, altrimenti la ricostruzione non è corretta”. Da Bruxelles il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha voluto spiegare i quattro mesi di ritardo con i quali si è venuti a conoscenza della morte in Pakistan del cooperante italiano Giovanni Lo Porto, durante un raid statunitense.

Per il presidente del consiglio italiano la responsabilità della morte dell’italiano è dei terroristi: “LoPorto e il suo collega erano nelle mani di un’organizzazione terroristica che ne ha messo a rischio la vita. La responsabilità è chiara”.

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