La Guyana ha eletto il suo nuovo presidente. David Granger, un ex generale dell’esercito, ha vinto le elezioni con la sua coalizione, che riunisce i partiti che rappresentano le minoranze africane. Per 23 anni era rimasto al potere il Partito progressista popolare della minoranza indiana. I partiti politici della Guyana sono infatti espressione delle varie minoranze razziali presenti nel paese. L’ex generale 69enne sudamericano, uscito vittorioso dalle elezioni con lo stretto margine di 206.871 voti contro i 201.457 degli avversari, ha promesso di porre fine alla politica razziale. “È giunto il momento dell’unità razziale e nazionale, di porre fine alla corruzione, al nepotismo e allo spreco delle nostre risorse”, ha dichiarato.
L’attuale presidente, Donald Ramotar, ha chiesto però il riconteggio dei voti. “Non posso ammettere di aver perso le elezioni”, ha dichiarato. Granger aveva basato la sua campagna elettorale su lotta alla droga e al traffico di esseri umani e a una maggiore sicurezza. La Guyana, secondo i dati della Banca mondiale, è il terzo paese più povero dell’America Latina dopo Haiti e Nicaragua.
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