È ripreso questa mattina alla camera l’esame del disegno di legge per la riforma della scuola. Il voto finale è previsto per le 13. Nella seduta notturna si è concluso il voto sugli emendamenti, con la cancellazione della possibilità per i contribuenti italiani di finanziare la scuola, pubblica o paritaria, con il 5 per mille.
La riforma prevede l’assunzione di circa 100mila precari a partire dal primo settembre, maggiori poteri per i presidi, limite di 36 mesi per i contratti di supplenza e un fondo di 200 milioni di euro all’anno per premiare il merito dei docenti. Askanews
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