Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha riferito alla camera sull’arresto di un cittadino marocchino, accusato di aver partecipato all’organizzazione dell’attentato al museo Bardo di Tunisi il 18 marzo, nel quale sono state uccise 24 persone. Ecco cosa ha detto Alfano.
- Il cittadino marocchino Abdelmajid Touil è giunto il 17 febbraio a Porto Empedocle, era a bordo di un barcone ed è stato soccorso in mare. Ha fornito false generalità, è stato identificato con le impronte digitali e respinto dalle autorità italiane.
- Non era stato segnalato dai tunisini come terrorista, quindi è stato sottoposto a procedure ordinarie, come il sistema Afis, sistema automatico di registrazione delle impronte digitali.
- Solo dopo l’attentato del Bardo il 18 marzo, Abdelmajid Touil è stato individuato come soggetto pericoloso dalle autorità tunisine. A suo carico è stato emesso un mandato di arresto internazionale.
- Ad aprile del 2015 è stata presentata una denuncia di smarrimento di passaporto di un cittadino marocchino a Trezzano sul Naviglio, Milano, dalla madre di Abdelmajid Touil. La madre e due fratelli di Abdelmajid Touil risiedono in Italia con regolare permesso di soggiorno. Le denuncia ha fatto partire le indagini e ha portato all’identificazione del presunto attentatore.
- Abdelmajid Touil è stato trovato a Gaggiano il 20 maggio. Sono state disposte le analisi del dna e la perquisizione domiciliare nelle case della madre e dei due fratelli di Abdelmajid Touil. È stato sequestrato il cellulare insieme a due pen drive.
- Non sono emerse evidenze e informazioni della sua attività durante il suo soggiorno in Italia.
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