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Catania sarà la base operativa dell’agenzia europea per i migranti Frontex

L’apertura degli uffici siciliani è legata all’attività dei cosiddetti hotspot, i luoghi dove la Commissione europea farà lavorare insieme gli agenti della polizia di frontiera italiana con gli esperti di Frontex, Europol ed Easo (l’agenzia europea per il diritto d’asilo).

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Catania sarà la base operativa dell’agenzia europea per i migranti Frontex

La base operativa regionale di Frontex sarà a Catania. Lo ha annunciato Fabrice Leggeri, direttore esecutivo dell’agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne. “L’obiettivo è aprire il prima possibile”, ha spiegato. “Catania ci ha offerto una sistemazione, i nostri ufficiali hanno già fatto un sopralluogo e hanno trovato la sede idonea”. Gli uffici saranno ospitati nell’ex monastero di Santa Chiara che ospitava già l’anagrafe cittadina, nella zona del castello Ursino.

In particolare, l’apertura della base nella città siciliana è legata all’attività dei cosiddetti hotspot, i luoghi dove la Commissione europea farà lavorare insieme gli agenti della polizia di frontiera con i tecnici e gli esperti di Frontex, Europol ed Easo (l’Agenzia europea per il diritto d’asilo). In questi centri si svolgerà un primo screening dei migranti candidati al ricollocamento, ha sottolineato Leggeri in un’intervista all’Ansa. E saranno organizzati vicino ai cinque porti della Sicilia individuati per concentrare gli sbarchi.

Leggeri ha preannunciato che nell’ufficio catanese dovrebbero lavorare fra gli 8 e i 10 funzionari dell’agenzia. Con i nuovi fondi che l’Ue ha deciso di stanziare per gestire i flussi migratori - 26 milioni in più per il 2015 e 45 per il 2016 - Frontex conta di assumere una trentina di persone, che andranno a formare delle squadre locali per il sostegno alle autorità italiane nell’accoglienza dei migranti.

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